Israele, ormai stato chiarito, attacca brutalmente i media. Due giornalisti sono stati uccisi non per errore. Non sono stati “effetti collaterali” dell’aggressione ma obbiettivi precisi colpiti da cecchini dell’esercito israeliano. E’ un comportamento inaccettabile che Africa ExPress condanna con forza, come abbiamo condannato esecrabile omicidio di civili inermi israeliani il 7 ottobre.
“Riceviamo e volentieri pubblichiamo
questo appello lanciato da Farid Adly
direttore editoriali dei sito Anbamed
Il giornalista palestinese di Gaza, Alì Al-Attar, della redazione di Al-Jazeera, è stato ferito gravemente il 7 ottobre 2024 durante il bobardamento israeliano sull’ospedale “Shuhadaa Al-Aqsa” di Deir El-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Attualmente è ricoverato nell’ospedale europeo di Khan Younis e versa in gravi condizioni. Ha un’emorragia cerebrale, rottura cranica e nella testa ha ancora delle schegge della bomba.
Non è possibile curarlo a Gaza. Necessita di un trasferimento urgente all’estero.
Le richieste della famiglia, dei colleghi e della direzione di Al-Jazeera all’esercito israeliano sono state tutte respinte.
Ti chiedo di esprimere un atto di solidarietà umana e professionale nei confronti di un collega in condizioni di bisogno estremo, per salvargli la vita: far pubblicare sulla propria testata questo appello, diffonderlo sui propri account social e una cosa ancora più efficace scrivere all’ambasciata israeliana in Italia, per chiedere un gesto umanitario.
Farid Adly
Direttore editoriale di “Anbamed, notizie dal sud est del Mediterraneo”
https://www.anbamed.it/2024/10/12/salviamo-la-vita-del-collega-ali-al-attar/
Due giornalisti di Al-Jazeera tra la vita e la morte a Gaza
Qui invece pubblichiamo
la protesta di Rebecca Vincent
dirigente di Reporter senza Frontiere
Reporter Senza Frontiere
Rebecca Vincent
12 ottobre 2024
L’8 ottobre, Ali Ali Attar, cameraman di Al-Jazeera, è stato colpito da un’arma da fuoco nella città di Deir al-El Balah, nel centro di Gaza. Il giorno successivo, Fadi Alwahdi, anch’egli cameraman del canale qatariota, è stato colpito da un cecchino nel campo accerchiato di Jabalia, nel nord di Gaza. Entrambi i giornalisti sono attualmente ricoverati in ospedale in condizioni critiche. RSF condanna questo spudorato bersaglio e i continui attacchi alla sicurezza dei giornalisti.
I due reporter sono stati gravemente feriti dalle forze israeliane mentre coprivano l’assedio dell’esercito israeliano al nord di Gaza e il suo impatto sulla popolazione locale.
Il 9 ottobre, il fotoreporter Fadi Alwahdi, di 24 anni, è stato colpito al collo da un cecchino israeliano mentre riprendeva per Al-Jazeera l’assedio del campo di Jabalia, situato nel nord dell’enclave palestinese. Il giorno prima, l’8 ottobre, Ali Attar, 27 anni, anch’egli cameraman per il canale d’informazione del Qatar, è stato colpito da un attacco israeliano mentre copriva lo sfollamento dei locali in fuga dall’assedio verso Deir al Balah.
“Condanniamo questi ultimi attacchi da parte delle forze israeliane contro giornalisti che cercano semplicemente di fare il loro lavoro raccontando la guerra. Queste ultime notizie sono arrivate mentre eravamo a Ginevra per chiedere, insieme ad Al Jazeera, un’azione urgente delle Nazioni Unite per fermare questa violenza implacabile contro i media di Gaza. Poiché la vita di questi due giornalisti è in bilico, chiediamo all’IDF di garantire loro un passaggio sicuro fuori dal Paese per ricevere senza indugio cure mediche complete. Riteniamo l’IDF pienamente responsabile di ciò che accadrà in seguito.
Rebecca Vincent
Direttore delle campagne di RSF
L’immagine del corpo accasciato a terra di Alwahdi, apparsa in diretta su Al-Jazeera, ha ricordato l’omicidio di Shireen Abu Akleh, la nota corrispondente di Al-Jazeera in Cisgiordania uccisa da un cecchino dell’esercito israeliano a Jenin, una città della Cisgiordania, l’11 maggio 2022. Alwahdi è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Al-Maamadi, nel centro di Gaza, nel pomeriggio del 9 ottobre, prima di essere trasferito in una piccola clinica, dove è stato sottoposto a un primo intervento chirurgico nel pomeriggio dell’11 ottobre. Al-Attar, che ha subito un’emorragia cerebrale, è stato trasportato nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale europeo nel centro di Gaza.
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