Speciale per Africa ExPress
Massimo A. Alberizzi
2 Febbraio 2015
La determinazione dei Boko Haram di conquistare Maiduguri, capitale del Borno State in Nigeria, è forte. Ieri notte, intorno alle 2, un gruppo di militanti della setta fondamentalista islamica ha tentato di infiltrarsi in città. E’ stata bloccata dall’esercito che ha reagito violentemente con razzi e cannonate. La battaglia è continuata diverse ore e questa notte si combatteva ancora, con i lealisti che cercavano di annientare alcune sacche di resistenza. Il ministro della Difesa, Chris Olukolade, in serata ha gridato vittoria. Ha sostenuto che l’offensiva è stata bloccata e il nemico respinto con grosse perdite.
La dichiarazione va registrata ma va ricordato anche che spesso il governo ha cantato vittoria, poi in realtà era stato sconfitto. I morti tra i Boko Haram, infatti, sembrano essere stati “solo” otto.
Maiduguri, che gli islamici vorrebbero eleggere a capitale del loro califfato, era stata attaccata la scorsa settimana e i fedeli di Allah erano riusciti ad arrivare in profondità nell’abitato, controllando la città per qualche ora, massacrando e sgozzando i civili e bruciando le loro povere case, molte di paglia. L’intervento dell’esercito li aveva scacciati. L’offensiva di oggi ha provocato la fuga di migliaia di civili, scappati verso la frontiera con il Camerun.
Ma anche il Camerun e il vicino Ciad sono infiltrati da bande di Boko Haram, che nei giorni scorsi hanno subito diverse sconfitte ad opera degli eserciti dei due Paesi, aiutati da “consiglieri” francesi e americani.
I leader dell’Unione Africana hanno espresso l’intenzione di inviare truppe in aiuto del governo della Nigeria, dove il 14 febbraio si terranno le elezioni generali.
Massimo A. Alberizzi
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