Sfida al potere: l’oppositore Mondlane torna trionfante in Mozambico e giura come presidente eletto

E' accusato di essere l'autore morale delle manifestazioni. Le proteste contro i brogli e gli scontri con la polizia hanno provocato almeno 300 morti e oltre 500 feriti. I danni ammontano a due milioni di euro

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Speciale per Africa ExPress
Sandro Pintus
11 gennaio 2025

Dopo oltre due mesi di esilio volontario, Venancio Mondlane, candidato presidente del Popolo ottimista per lo sviluppo del Mozambico (Podemos) è tornato in Mozambico. All’aeroporto di Maputo sotto la pioggia, alle 8.05 di mattina del 9 gennaio, su un volo Qatar da Doha è stato accolto da migliaia di sostenitori al grido “il Paese è nostro. Viva il Mozambico”.

Questo video di Venancio Mondlane ha registrato oltre 3,5 milioni di contatti in poche ore

Un rituale ben studiato

All’uscita dal gate il leader di Podemos si è inginocchiato con la bibbia in mano per pregare davanti a una folla stupita. Prima di uscire dall’aeroscalo gli è stata messa al collo una collana di fiori e, circondato dai giornalisti, ha parlato ai media nazionali e internazionali.

Il giuramento in diretta social

Pochi minuti dopo, tutto in streaming su Facebook, e in collegamento globale, il giuramento. “Io Venancio Mondlane, presidente eletto dal popolo mozambicano, giuro sul mio onore di servire la patria mozambicana e i mozambicani di riaspettare la costituzione.

“Giuro di rispettare le leggi e usare tutta la mia energia…a beneficio di questa terra – ha continuato Mondlane –  Con lo scopo che in cinque o dieci anni diventi una delle maggiori nazioni del mondo. Tutto questo lo dico in qualità di presidente eletto dal popolo mozambicano”, ha sottolineato il politico tra gli applausi della folla.

Il video del giuramento di Mondlane di fronte ai media all’aeroporto di Maputo

La polizia spara

Lasciato l’aeroporto si è diretto in città seguito da decine di migliaia di persone. In piedi sul tettino dell’auto ha salutato il “suo” popolo. Sui social aveva invitato la popolazione a venire a salutarlo e così decine di migliaia di mozambicani sono scese in piazza.

Da video mandati alla redazione di Africa ExPress si sentono colpi d’arma da fuoco e si vede la gente fuggire. Un fotografo dell’Agence France Presse ha raccontato che un uomo è stato ferito gravemente dalla polizia. Testimonianze in loco parlano di almeno altre otto vittime ricoverate all’ospedale, alcune con ferite da arma da fuoco.

Maputo, la polizia spara alle manifestazioni per l’arrivo di Venancio Mondlane

Secondo dati della società civile dall’inizio delle manifestazioni post elettorali, in tre mesi gli scontri con la polizia hanno provocato più di 300 morti e oltre 500 feriti.

Grande comunicatore

Il candidato presidente di Podemos si è dimostrato un grande comunicatore, utilizzando soprattutto i social. Dopo l’assassinio di Elvino Dias, suo braccio destro e legale del partito, e Paulo Guambe, il 19 ottobre, ha deciso di lasciare il Paese.

Dal suo esilio, sicuro di aver vinto le elezioni del 9 ottobre, ha continuato a comunicare con i suoi elettori e simpatizzanti. Soprattutto in diretta via YouTube e Facebook. Contro i brogli elettorali, in remoto, ha organizzato manifestazioni di protesta e scioperi generali mettendo in crisi il governo del FRELIMO.

Venancio Mondlane e ferito amputato
Venancio Mondlane acclamato dalla folla e, a destra, ferito dalla polizia a cui è stata amputata una gamba

Dal Sudafrica, attraverso i social, ha raccontato di essere sfuggito a un tentativo di assassinio di tutta la sua famiglia. Da quel momento si è trasferito in una residenza sconosciuta, ma mantenendo i contatti coi i suoi sostenitori in streaming.

Le accuse contro Mondlane

Secondo la procura della Repubblica di Maputo, Mondlane è accusato di essere l’autore morale delle manifestazioni. Le proteste contro i brogli elettorali, solo a Maputo e province vicine, hanno provocato danni per oltre due milioni di euro.

Accuse al governo

Il politico di Podemos accusa “il governo FRELIMO e i suoi provocatori” di aver causato i danni alle strutture. Incolpa la polizia di aver rapito, sequestrato, ferito e ucciso i suoi sostenitori e creato vedove e orfani.

Dopo un lungo braccio di ferro, le istituzioni elettorali hanno attribuito al FRELIMO, al potere dal 1975, il 65,17 per cento dei voti. Ma senza fornirne le prove. Mondlane, forte della piazza, continua a non accettare il risultato elettorale e accusa il FELIMO di brogli.

Il 15 gennaio ci sarà l’insediamento del nuovo presidente, Daniel Chapo, del FRELIMO. Ma, secondo quanto dichiarato dal ricercatore mozambicano, João Feijó, al giornale portoghese Observador, “la vita di Mondlane potrebbe essere in pericolo. Il suo ritorno a Maputo avviene in un momento in cui si sta insediando il nuovo capo dello Stato. Non può fermare il vento con le mani”, ha commentato Feijó.

Sandro Pintus
sandro.p@catpress.com

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