Alla maratona di Berlino dilaga la marea etiope

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Dal Nostro Corrispondente Sportivo
Costantino Muscau
1° ottobre 2024

Quando manca il gatto (keniano), i topi (etiopi) ballano. Alla cinquantesima maratona di Berlino, domenica, da Nairobi non è pervenuta la leggenda Eliud Kipchoge, 5 volte vincitore. E allora un ventiquattrenne proveniente da una regione di grandi talenti, l’Oromia, Milkesa Mengesha, non si è fatto pregare.

Ha aperto le danze vincendo la prima importante maratona della sua carriera ed esaltando l’atletica del suo Paese, dominatore assoluto a Berlino. E dando all’Etiopia l’ottavo successo dal 1999, mentre le vittorie kenyane sono 17.

Milkesa Mengesha, etiope, ha vinto la gara maschile della BMW Berlin Marathon
Milkesa Mengesha mentre taglia il traguardo

Secondo di 7 fratelli, Milkesa corre per il Sebeta club e a detta del sito Elite Running team è “un carnivoro e ha un grande desiderio: visitare Roma”.

Sapevo di essermi preparato duramente – ha commentato il vincitore, che ha intascato 22600 dollari –. Sono contento di aver migliorato il record personale. Per fortuna ero considerato un outsider e questo mi ha tolto delle pressioni. L’unica paura era che mi succedesse come a Londra in aprile, quando mi sono ritirato per un guaio fisico”.

Più che una razzia è stato un saccheggio quello compiuto dai corridori etiopi l’ultima domenica di settembre, sotto la porta di Brandeburgo. Milkesa primo col tempo di 2.03.17 ha battuto in volata il keniano  Cybrian Kotut, 32 anni, ma il terzo il quinto e il settimo vengono dalle parti di Addis Abeba.

Berlino: l’etiope Tigisti Ketema conquista il primo posto

Nella gara femminile il dominio del grande Paese del Corno d’Africa è stato totale: Tigist Ketema, 26 anni, ha trionfato con un tempo impressionante di 2 ore, 16 minuti e 42 secondi (premio: 20 mila dollari). Alle sue spalle ben tre connazionali Mestawut Fikir, 24 anni, Bosena Mulatie , 22, e Aberu Ayana, 31. La giovane etiope è un volto nuovo nella specialità. A gennaio, era esplosa a Dubai, aveva fatto il tempo di 2.16.07 ( e conquistando 80 mila dollari) e nel 2023 aveva corso la maratona di esordio più veloce di sempre per una donna. “Speravodi fare meglio – ha commentato – ma sono ugualmente soddisfatta e molto contenta di essere venuta a Berlino. Con l’aiuto di Dio sono stata in grado di vincere questa gara”.

Tigist porta un tocco italiano nella manifestazione tedesca: è allenata dal tecnico etiope Gemedu Dedepu, della scuderia di Gianni De Madonna. Al gruppo di campioni di questo manager appartiene anche il keniota Kotut Cybria, allenato da Claudio Belardinelli. Il vincitore invece ha come manager Hussein Makke, che cura anche altri campioni etiopi come Barega, Chebet, Girsma…

In genere dopo la BMW BERLIN-MARATHON (questa la denominazione ufficiale) si parlava di record maschili e femminili, perché si tratta dei 42,195 km più veloci al mondo. E gli organizzatori speravano di festeggiare con qualche impresa eccezionale i 50 anni di “passione, di pura emozione di una piccola gara nata nella foresta di Grunewald e divenuta una maratona globale”. Insomma, volevano una giornata indimenticabile, un festival unico.

E in parte lo è stata: oltre 58 mila gli iscritti di 161 nazioni, dai 286 del 1974 (1700 gli italiani), 4 gli atleti che hanno corso sotto il muro delle 2 ore e 4 (terza volta nella storia e prima a Berlino) e ben 22 runners sotto le 2 ore e 8 minuti. Era successo solo un’altra volta.

Costantino Muscau
muskost@gmail.com
@RIPRODUZIONE RISERVATA

Videocredit: Reuters

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