Accordo Etiopia-Somaliland per usare il porto di Berbera: la Somalia protesta

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Africa ExPress
2 gennaio 2024

La Somalia non ha per nulla apprezzato il documento siglato ieri, 1° gennaio 2024, ad Addis Abeba, tra il primo ministro etiopico, Abiy Ahmed e il presidente del Somaliland, Musa Bihi Abdi. Il Memorandum d’Intesa consentirebbe all’Etiopia di utilizzare per 50 anni affittando ben 20 chilometri intorno al porto di Berbera, che si trova sul Golfo di Aden e quindi con accesso al Mar Rosso.

Il primo ministro dell’Etiopia, Abiy Ahmed, a sinistra e il presidente del Somaliland, Musa Bihi Abdi

Da quando l’Eritrea ha ottenuto l’indipendenza di fatto nel 1991 (ufficialmente ratificata con un referendum nel 1993) l’Etiopia non ha più sbocchi sul mare. Questo ha fatto sì che il secondo Paese più popoloso dell’Africa dipendesse, per la maggior parte del suo commercio marittimo, dal vicino Gibuti.

Va ricordato che il Somaliland, ex colonia britannica ha guadagnato l’indipendenza dal Regno Unito nel giugno 1960 (si chiamava Stato del Somaliland, indipendente dal 26 giugno al 1º luglio 1960) e dopo 5 giorni si è unita alla Somalia Italiana, indipendente dal 1° luglio. Dopo lo scoppio della guerra civile somala il 30 dicembre 1990, e il conseguente collasso della Somalia, il 18 maggio 1991 il Paese si è ritirato dall’unione proclamando la propria indipendenza. Ma il suo governo non è stato riconosciuto dalla comunità internazionale, tantomeno dalla Somalia.

Il MoU è stato siglato inaspettatamente, visto che proprio la scorsa settimana la Somalia e il Somaliland avevano concordato di riprendere i negoziati, grazie alla mediazione di Gibuti, per risolvere le questioni in sospeso dopo anni di tensioni politiche e di stallo.

Mogadiscio ha dichiarato che difenderà il proprio territorio con tutti mezzi legali e all’indomani dell’annuncio di questo accordo, le autorità somale hanno richiamato il proprio ambasciatore accreditato a Addis Abeba.

In un comunicato del gabinetto di Abiy viene precisato: “Grazie a questo accordo si aprirà una nuova strada per realizzare l’aspirazione dell’Etiopia, che potrà così garantire un proprio accesso al mare e a diversificare l’accesso ai porti marittimi”. Qualche mese fa Abiy Ahmed aveva parlato della necessità del suo Paese di rafforzare il diritto di accesso al Mar Rosso. Dichiarazioni che già allora avevano suscitato preoccupazione nella regione.

Mogadiscio ha convocato una riunione di gabinetto urgente, durante la quale è stato evidenziato che l’accordo tra Etiopia e Somaliland “è un’aperta interferenza alla sovranità, libertà e unità della Somalia e il MoU è dunque nullo”. In seguito al meeting, il presidente somalo, Hassan Sheikh Mohamud, ha dichiarato in parlamento che “nessuno ha il potere di cedere un pezzo di Somalia”.

Nel settembre 2018, Addis Abeba ha firmato una dichiarazione congiunta con Eritrea e Somalia. Tale accordo prevede rispetto dell’indipendenza, della sovranità e dell’integrità territoriale di ciascuno.

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1 COMMENT

  1. […] L’enorme opportunità dell’entrata di Addis Abeba nei BRICS+ che potrebbe essere un rilevante volano economico si scontra però con un enorme handicap strategico: l’Etiopia non ha sbocchi diretti al mare. Ed è qui che ovviamente nasce il problema! Infatti immediatamente Addis Abeba si è attivata con un accorto lavorio diplomatico per risolvere l’impasse strategica, riuscendo nel 2023 ad ottenere  dal Somaliland la concessione cinquantennale di un’area di 20 … […]

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