Africa ExPress
Freetown, 26 novembre 2023
Stamattina all’alba i residenti di Freetown, capitale della Sierra Leone, si sono svegliati a suon di colpi di arma da fuoco provenienti dalle caserme vicine alla residenza del presidente Julius Maada Bio. Immediata la reazione del governo, che ha decretato il coprifuoco su tutto il territorio nazionale.
Testimoni hanno raccontato ai reporter di AFP di aver sentito forti spari ed esplosioni. Altri hanno raccontato che ci sono stati anche scambi di arma da fuoco nei pressi di una caserma nel quartiere di Murray Town, sede della Marina, e all’esterno di un altro sito militare a Freetown.
Gli uomini armati hanno poi aperto le porte della prigione di Pademba road a Freetown. Molti detenuti sono così scappati mentre altri sarebbero stati sequestrati dagli aggressori. Il ministro dell’Informazione, Chernor Bah, ha spiegato che le forze di sicurezza sono riuscite a “respingere” gli assalitori a Jui, nella periferia di Freetown. Ha poi assicurato che la situazione è comunque sotto controllo.
E, secondo il Gleaner Newspaper Sierra Leone, alcuni soldati che hanno cercato di entrare nel deposito di armi della caserma Wilberforce sono stati arrestati. La città sarebbe ora moderatamente tranquilla sebbene non sia stato chiarito cosa è successo.
Il coprifuoco nazionale è ancora in vigore ed è stato ordinato alla popolazione di rimanere chiusi in casa.
Pare che che tra gli uomini armati catturati, ci sia anche una guardia del corpo dell’ex presidente Ernes Bait Koroma (al potere dal 2007 al 2018).
La Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale (ECOWAS) (la Sierra Leone è uno degli Stati membri) in un comunicato ha descritto l’incidente come un complotto “per acquisire armi e disturbare la pace e l’ordine costituzionale” nel Paese. Anche Washington, Bruxelles e Regno Unito hanno fermamente condannato le violenze.
I dirigenti dell’aviazione civile del Paese (SLCAA) hanno chiesto a tutte le compagnie aeree dell’aeroporto internazionale di Freetown di “riprogrammare i passeggeri in partenza sui prossimi voli disponibili dopo la revoca del coprifuoco”.
Il Presidente Julius Maada Bio è stato rieletto con il 56,17 per cento dei votnati per un secondo mandato lo scorso giugno, dopo un processo elettorale fortemente contestato dall’opposizione. Il suo principale sfidante, Samura Kamara, aveva dichiarato “di non accettare questi risultati falsi e inventati”.
Due mesi dopo la tornata elettorale, alcuni soldati sono stati arrestati e accusati di aver tramato un colpo di Stato contro il presidente.
Malgrado le sue ricchezze del sottosuolo, la Sierra Leone è ancora oggi uno tra i Paesi più poveri al mondo e la piaga della corruzione, presente su tutti livelli, impedisce investimenti e sviluppo, inoltre, la già debole economia soffre ancora oggi dei postumi della terribile guerra civile (1991-2002), costata la vita a oltre 120 mila persone.
Aggiornamento 27 novembre 2023
Il presidente Bio lunedì ha tranquillizzato la popolazione e ha annunciato che gran parte dei responsabili dell’attacco alla caserma sono stati arrestati.
Il coprifuoco è stato ridotto alle ore notturne (dalle 21.00 alle 06.00) e nel pomeriggio hanno riaperto i negozi e le altre attività commerciali.
Issa Bangura, portavoce dell’esercito ha comunicato che durante i disordini di domenica sono morte almeno 20 persone, tra questi 13 soldati e tre di coloro che hanno attaccato la caserma. Sono oltre 1.800 i detenuti che sono riusciti a evadere dalle prigioni
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Speriamo che la facciano franca, sia gli assalitori che gli evasi.
Questi governi con presidenti che fanno solo il proprio interesse personale al soldo dei paesi occidentali spero che abbiano vita breve.