Speciale per Africa ExPress
Antonio Mazzeo
2 marzo 2023
Un miliardo di euro per tre corvette. Ammonta a tanto il contratto firmato ad Abu Dhabi dalla Marina militare dell’Angola e dal Gruppo Edge degli Emirati Arabi Uniti in occasione della recente kermesse internazionale dei sistemi d’arma IDEX 2023.
Le unità navali della classe “BR71 Mk II” saranno realizzate nei cantieri della società Abu Dhabi Ship Building (ADSB) – interamente controllata da Edge – attiva nella progettazione, costruzione, riparazione, manutenzione, refitting e conversione di navi militari e commerciali. ADSB ha già realizzato cinque corvette per la Marina di guerra degli Emirati.
Le corvette “BR71 Mk II” sono una variante avanzata della classe “Baynunah” sviluppata dal cantiere navale francese CMN (Constructions Mécaniques de Normandie), parte del Pririnvest Shuipbuilding Group con quartier generale negli Emirati Arabi Uniti.
Le unità sono progettate per operazioni anti-aeree e di superficie, pattugliamento, intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR). Lunghe 71 metri possono raggiungere una velocità massima di 30 nodi e un’autonomia operativa di 2.500 miglia; le corvette possono imbarcare fino a 50 militari e un elicottero di classe 5 tonnellate e saranno armate con un cannone da 76 o 57 mm, supportato da due cannoni da 20 o 30 mm. Le unità possono lanciare pure missili anti-nave Exocet e missili terra-aria.
“La corvetta BR71 Mk II è una nave altamente sofisticata dotata di sistemi di missione avanzati tra cui un radar 3D, una suite di guerra elettronica, comunicazioni sicure e sarà in grado di svolgere molteplici missioni per proteggere i 1.600 km di costa dell’Angola”, ha dichiarato David Massey, presidente del consiglio di amministrazione dei cantieri ADSB.
Quasi certamente parte delle apparecchiature e dei sistemi d’arma per le corvette destinate alla Marina angolana saranno di provenienza italiana. In occasione dell’esposizione internazionale IDEX 2023 la società emiratina ha firmato con l’holding Fincantieri SpA un accordo di cooperazione strategica per la progettazione, costruzione e gestione congiunta della flotta per navi militari e commerciali negli Emirati Arabi.
La nuova alleanza ha ricevuto la benedizione della sottosegretaria alla difesa Isabella Rauti e del generale Luciano Portolano, segretario generale Difesa e direttore nazionale armamenti, giunti appositamente ad Abu Dhabi per la fiera dei sistemi di morte.
“L’accordo dimostra la convergenza degli obiettivi di ADSB e di Fincantieri negli Emirati, oltre a rappresentare un’importante opportunità per sfruttare le sinergie che consentiranno un processo congiunto di consolidamento e crescita”, hanno commentato Pierroberto Folgiero e il generale Claudio Graziano, rispettivamente amministratore delegato e presidente di Fincantieri. “Insieme alla prossima apertura della NewCo, interamente posseduta dal Gruppo, questa firma conferma anche il forte impegno di Fincantieri per rafforzare la propria posizione e reputazione nel Paese”.
Sempre nell’ambito del contratto miliardario tra ADSB e la Marina militare dell’Angola, un altro importante gruppo militare-industriale italiano, Eelettronica SpA, ha fatto sapere da Abu Dhabi di essere stata selezionata per la fornitura del sistema di guerra elettronica (electronic warfare) per le corvette “BR71 Mk II”.
Secondo il sito specializzato sudafricano Defenceweb non è chiaro se l’accordo con la ex colonia portoghese faccia seguito a quello del valore di 495 milioni di dollari sottoscritto nel 2016 da Pririnvest Shuipbuilding Group Privinvest, che prevedeva la costituzione di un cantiere navale in Angola e la fornitura di diverse navi militari. “Si ritiene che l’accordo del 2016 sia stato ridimensionato in modo significativo a seguito delle pressioni del Fondo Monetario Internazionale”, scrive Defenceweb. “L’Angola, tuttavia, ha preso in consegna tre motovedette ad alta velocità HSI 32 dalla CMN e dovrebbero essere consegnate anche due navi da pattugliamento”.
Nel novembre 2022 i cantieri Constructions Mécaniques de Normandie avevano consegnato alla Marina angolana pure il pattugliatore avanzato “Ocean Eagle 43”, progettato per lo svolgimento di missioni di sorveglianza a lungo raggio, ricerca e soccorso, controllo della zona economica esclusiva e di pesca, ecc..
Per potenziare il dispositivo navale militare, a fine 2015 le forze armate dell’Angola avevano commissionato in Italia diversi sistemi da combattimento, compresi due imbarcazioni da pattugliamento (costo 7,3 milioni di euro e realizzate da Whitehead Sistemi Subacquei, gruppo Leonardo SpA), radar e sei elicotteri (quattro AW139 e due A109K prodotti da AgustaWestland/Leonardo).
La Marina angolana ha acquistato negli ultimi anni anche quattro pattugliatori veloci “Super Dvora Mk III” prodotti da Israel Aerospace Industries (IAI), un velivolo leggero “Cessna Citation” dotato di un sofisticato radar israeliano “Seaspray” e tre velivoli da trasporto e sorveglianza marittima C295 di produzione spagnola.
Antonio Mazzeo
amazzeo61@gmail.com
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