Speciale per Africa ExPress
Antonio Mazzeo
16 ottobre 2022
Manca più di un mese dall’avvio dei campionati mondiali di calcio in Qatar (il secondo consecutivo senza la presenza della nazionale italiana), e intanto prende inizio nell’emirato lo schieramento del contingente militare interforze che contribuirà al dispositivo di sicurezza del controverso evento sportivo.
“Compito dei militari italiani è di supportare, insieme ai contingenti di Francia, Regno Unito, Stati Uniti, Pakistan e Turchia, le forze armate qatariote nell’implementazione del sistema di difesa del campionato mondiale”, riporta in una nota lo Stato Maggiore della Difesa. “Il dispositivo interforze a guida Esercito Italiano sarà pronto a intervenire, in supporto e su richiesta delle autorità dello Stato ospitante, in situazioni di emergenza o in caso di atti ostili che possano minacciare infrastrutture critiche quali stadi, porti, aeroporti, complessi industriali, centri commerciali e luoghi affollati”.
La task force sarà composta da 560 militari con 46 mezzi terrestri, una nave e due aerei. L’Esercito schiererà unità specialistiche EOD (Explosive Ordnance Disposal), per la difesa da minaccia chimica, biologica, radiologica e nucleare (CBRN) e unità cinofile anti-terrorismo. La Marina Militare presiederà le acque internazionali al largo di Doha, con il pattugliatore polivalente d’Altura Thaon di Revel, e dello spazio subacqueo, in prossimità della costa, con un veicolo sottomarino interamente automatizzato del tipo “Remus 100” in dotazione al Comando delle Forze di Contromisure Mine di La Spezia.
L’Aeronautica Militare, invece, concorrerà al controllo dello spazio aereo per contrastare l’eventuale impiego non autorizzato di mini e micro droni.
Sarà schierato un Counter-Unmanned Aerial Anti-drone System (C-UAS) costituito da dispositivi jammer portatili e dal sistema anti-drone stanziale ACUS (AMI Counter UAS).
A Doha giungerà pure un nucleo di 14 specialisti dell’Arma dei Carabinieri che faranno da advisor (“consulenti”) delle forze di sicurezza (Gendarmeria, Guardia dell’Emiro, Polizia Militare) e delle forze speciali del Qatar.
Tutte le attività della task force italiana saranno coordinate dal COVI – Comando Operativo di Vertice Interforze della Difesa – con a capo il generale Francesco Paolo Figliuolo, mentre il comando sul terreno delle operazioni sarà affidato al generale di brigata Giuseppe Bossa, comandante della brigata “Sassari”.
La nuova missione italiana all’estero (la 44esima del 2022) è stata denominata dal Ministero della difesa come “Orice”, dall’Orice d’Arabia, una delle quattro specie di antilope autoctone della Penisola Arabica in grado di vivere in ambiente desertico. A rischio d’estinzione, l’Orice è l’animale nazionale del Qatar. Il fabbisogno finanziario della missione è stato stimato in 10.811.025 euro.
“I Mondiali di calcio previsti tra il 21 novembre e il 18 dicembre 2022 costituiscono un evento di rilevanza globale per copertura mediatica, valore economico e potenziali flussi di persone”, si legge nella scheda tecnica predisposta dallo Stato Maggiore della Difesa.
“Per il Qatar, l’organizzazione e la riuscita dell’evento assumono dunque straordinaria importanza, anche in virtù del complesso ambiente geopolitico in cui il Paese è inserito. In tale contesto, l’evento potrebbe potenzialmente essere oggetto di attività ostili di natura militare o terroristica condotte da stati terzi, attori non statuali, organizzazioni terroristiche transnazionali o singoli individui. I vertici qatarioti hanno, pertanto, espresso l’auspicio che l’Italia possa contribuire a garantirne la protezione”.
Nello specifico i militari italiani coopereranno alla predisposizione dei piani di allerta, all’addestramento delle forze d’élite qatariote e al rafforzamento del dispositivo militare, aereo, terrestre e navale nell’emirato.
“In fase preparatoria, il contributo nazionale è costituito di esperti pianificatori militari, che contribuiscono alla stesura del piano di difesa dell’evento sportivo; in aggiunta, sono forniti corsi e moduli formativi in aree e campi di interesse qatariota, da svolgere in Italia e in Qatar”, aggiunge la Difesa.
Le ragioni dell’oneroso impegno italiano per la Fifa World Cup 2022 sono state espresse dal ministro Lorenzo Guerini lo scorso 7 luglio a La Spezia in occasione del vertice con il vice primo ministro e titolare per gli Affari della Difesa del Qatar, Khalid bin Mohamed Al Attyiah, giunto nella città ligure per la consegna del pattugliatore d’altura “Sheraouh”, prodotto da Fincantieri.
“L’Italia è orgogliosa di poter contribuire al regolare svolgimento di una rassegna globale: la cooperazione militare bilaterale tra Italia e Qatar è forte e intensa e abbraccia numerose attività di spiccato valore strategico”, ha dichiarato Guerini.
“L’Italia – ha aggiunto – crede nella partnership dei nostri due Paesi, che vede già in atto numerosi programmi di cooperazione industriale, e guarda con fiducia ad altre attività e collaborazioni, in piena coerenza anche con i nostri interessi comuni in materia di sicurezza e difesa”.
Il Qatar cliente eccellente del complesso militare–industriale e anche fornitore leader di gas e petrolio per l’holding ENI e così lo schieramento del contingente militare ai Mondiali diventa un’ottima occasione per tenersi stretti emiro, ministri e generali qatarioti.
La cooperazione bilaterale tra le forze armate dei due paesi si è particolarmente rafforzata proprio alla vigilia della grande kermesse sportiva.
A metà giugno una delegazione guidata dal Comandante delle forze terrestri del Qatar, generale Saeed Hesayen Mohammed Al-Khayarin, si è incontrata a Roma con il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale Pietro Serino, e il Comandante delle Forze operative terrestri generale Giovanni Fungo.
“Il meeting ha rappresentato un’utile occasione per finalizzare alcuni aspetti riguardanti il piano di cooperazione per gli anni 2023-24, che prevede due grandi eventi esercitativi, che hanno lo scopo di incrementare la sinergia e l’interoperabilità dei due eserciti”, ha riferito l’ufficio stampa dell’Esercito italiano.
“Sono stati inoltre discussi temi riguardanti lo sviluppo della capacità anfibia, il supporto degli elicotteri d’attacco alle forze terrestri e la simulazione nell’addestramento”, ha anche spiegato
La visita della delegazione dell’emirato si è conclusa in Sardegna presso il poligono di Capo Teulada dove era in corso un’esercitazione congiunta tra l’Esercito e le Qatari Emiri Land Force, giunte sull’isola i primi giorni di giugno. “L’addestramento è stato incentrato sulla preparazione del personale per l’impiego nel corso della prossima FIFA World Cup 2022”, ha concluso l’Esercito.
Antonio Mazzeo
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