Emirati: solidarietà all’Ucraina ma gli oligarchi russi vengano pure qui con i loro yacht nel nome del business

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Africa ExPress
Dubai, 2 aprile 2022

Il principe ereditario di Abu Dhabi e capo delle forze armate degli Emirati Arabi Uniti Mohammed Bin Zayed al Nahyan ha avuto un lungo e caloroso colloquio telefonico con il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky per manifestargli piena solidarietà e garantire il suo ruolo attivo nel conflitto in corso sostenendo tutte le iniziative di mediazione.

Ha fraternamente manifestati anche la disponibilità degli UAE per facilitare tutte le procedure diplomatiche tese ad ospitare i cittadini ucraini che fuggono dalla guerra: “Noi supportiamo tutte le iniziative di pace e di dialogo attraverso la diplomazia… Da ogni crisi possono nascere delle opportunità” ha detto salomonicamente il principe ereditario.

Nello stesso istante schiere di oligarchi russi facevano rotta sugli Emirati con i loro panfili per mettere al sicuro i loro beni ed i quattrini (lì non li sequestrano, anzi!). “Da ogni crisi possano nascere delle opportunità”, specie per gli Emirati di sicuro.

Non è piu un segreto infatti, che il magnate russo Roman Abramovich si stia trasferendo a Dubai (con tesoretto al seguito). Sta cercando una confortevole e bella casetta a Palm Jumeirah, l’isola artificiale di Dubai dalle residenze di super-lusso a forma di palma. L’indiscrezione non è sfuggita al quotidiano arabo ArabNews, che qualche giorno fa ha dedicato all’oligarca un bell’articolo a tutta pagina.

Magari, prima che chiuda i battenti, Abramovich con la sua corte potrebbe fare anche una cappatina all’Expo di Dubai dove il sontuoso padiglione della Federazione Russa ha continuato a far bella mostra di sé come se nulla fosse.

Grande sponsor del padiglione della Federazione il colosso Rostec (produce le armi che vengono usate dall’esercito Russo per radere al suolo le città ucraine) mentre uno degli partner ufficiali è la società Rosatom, holding dell’energia che converte ed arricchisce l’uranio, producendo plutonio per lo sviluppo delle armi nucleari.

Putin ha avuto pure il “buon gusto” di candidare Mosca ad ospitare il prossimo Expo del 2030 (visto l’andazzo bellico rischia di essere visitato solo da bielorussi, ceceni, arabi e cinesi). Evidentemente per gli Emirati Arabi Uniti la guerra non esiste.

Intrigante il depliant di presentazione del padiglione russo: “La Russia è un Paese creativo”. Già, la creatività e l’estro dei grandi scienziati, intellettuali, musici e ballerini che han fatto grande il Paese di Vladimir Putin: Konstantin Tsiolkovsky, Yuri Gagarin, Aleksander Rodchenko, Ilya Kabakov, Andrey Rublev, Rudol’f Nureev, Sergei Rachmaninov, Pyotr Tchaikovsky, Oleg Karavaichuk, Lev Tolstoy, Anton Chekhov.

Se potessero vedere tutto il disastro e l’orrore che ha scatenato Putin in Ucraina (e il casino in tutto il resto del mondo) probabilmente si rivolterebbero nella tomba.

Da un mese ormai il massacro di civili, invalidi, malati, uomini, donne e bambini prosegue inesorabilmente insieme alla sistematica distruzione di un’intero Paese, sotto gli occhi attoniti ed increduli (ma talvolta anche interessati di tutto il mondo. Ma per gli Emirati Arabi Uniti “The show must go on…”

Africa Express
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