Africa ExPress
20 aprile 2021
Il presidente ciadiano, Idriss Déby, è morto per le ferite riportate al fronte, mentre guidava le sue truppe nei combattimenti contro i ribelli nel nord del Paese.
Déby è appena stato rieletto per un sesto mandato. Al potere da 30 anni, avrebbe dovuto guidare il Paese per altri sei anni.
La sua morte è stata annunciata alla TV di Stato poco fa dal portavoce delle forze armate, Azem Bermandoa Agouna.
Da oltre una settimana le truppe governative stanno affrontando i ribelli ciadiani FACT (acronimo francese per Front pour l’Alternance et la Concorde au Tchad), penetrati nel nord del Paese dalle loro basi in Libia.
Nella provincia di Kanem (al centro-ovest del Paese) i ribelli e le truppe di Déby si sono affrontati in una sanguinosa battaglia sabato pomeriggio e, secondo quanto ha riportato Radio France Internationale, gli scontri si sarebbero protratti fino a lunedì mattina.
Déby è stato il miglior alleato della Francia nell’area saheliana. E’ salito al potere nel 1990 con un colpo di Stato, grazie al sostegno di Parigi, contro il dittatore Hissène Habré, condannato nel 2016 per crimini contro l’umanità.
Da allora ha guidato con mano ferrea il suo Paese, non ha condiviso il potere con nessuno e si dice: “Quando era in preda alla collera faceva davvero paura”. I suoi familiari e le persone del suo entourage occupavano i posti chiave, ma non lasciava mai nessuno per troppo tempo. Basti pensare che dal 1991 al 2018 si sono succeduti ben 17 primi ministri.
Con l’applicazione della nuova Costituzione, il 7 maggio 2018 Déby ha formato un nuovo governo, senza primo ministro e senza vice-presidente.
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