Africa ExPress
Dodoma, 17 agosto 2018
Incredibile ma vero: Albert Chalamila, governatore della regione Mbeya, nel sud della Tanzania, ha ordinato alla polizia di arrestare tutti gli abitanti di un villaggio. Le milleseicento anime di Ngolo sono accusate di atti vandalici perchè avrebbero manomesso e in parte distrutto le condotte che portano acqua in una comunità vicina, creando così un danno di oltre ventimila dollari. Non è ancora del tutto chiaro cosa abbia scatenato la furia dei residenti. Sta di fatto che in tutta l’area l’acqua scarseggia e sembra che a Ngolo non arrivi per nulla, perchè ubicato in un pendio.
L’ordine del governatore è stato perentorio: tutti gli abitanti devono essere arrestati, senza distinzione di sesso o del loro ruolo all’interno della comunità. Infatti, le manette sono scattate anche per i consiglieri del villaggio.
Chalamila ritiene che l’intera comunità sia responsabile di questi atti vandalici e ha precisato: “Devono imparare a rispettare le infrastrutture. I cittadini devono proteggere i progetti realizzati e una parte della responsabilità è da attribuire anche ai comitati responabili per l’acqua dei vari villaggi.
Le forze dell’ordine sono già sul luogo con diverse macchine e hanno iniziato ad eseguire gli ordini di arresto giovedì. Lo ha confermato il comandante della polizia regionale di Mbeya e ha sottolineato: “Hanno commesso un sabotaggio economico. Il governo ha speso molto denaro per questa condotta e loro hanno distrutto tutto. Devono pagare per questo atto vandalico”.
La polizia è autorizzata a trattenere per quarantotto ore nel commissariato tutti cittadini fermati, prima che vengano sentiti da un giudice. Chissà se la polizia regionale dispone di celle sufficienti per milleseicento persone.
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