Dopo 11 mesi di prigionia fugge dai suoi rapitori un ostaggio francese in Nigeria

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Massimo. A Alberizzi
17 novembre 2013
Francis Collomp, un tecnico francese di 63 anni, rapito in Nigeria da militanti islamici il 19 dicembre 2012, è libero. Non sono bel chiare le circostanze della sua liberazione. Secondo alcune versioni, durante un’operazione militare della polizia nella quale c’è stata una lunga sparatoria, l’ostaggio è riuscito a eludere la sorveglianza dei sui carcerieri e a fuggire. Ma altre fonti sostengono che qualcuno ha lasciata aperta la porta della stanza in cui era tenuto segregato.

Da lì è uscito e di corsa ha raggiunto una strada affollata di Zaria, la città dove era sequestrato, e ha preso un mototaxi. Si è fatto quindi portare alla più vicina stazione di polizia.

Collomp, che lavora per la Vergnet, società francese produttrice di turbine eoliche, era stato rapito il 19 dicembre scorso da uomini armati che hanno attaccato la sua residenza, nel nord della Nigeria nello stato di Katsina.Poco dopo il gruppo secessionista di Al Qaeda, Ansaru, aveva rivendicato il sequestro.miklitanti in ginocchio e mitra

Il presidente francese François Hollande ha ringraziato le autorità della Nigeria e ha inviato immediatamente il suo ministro degli esteri, Laurent Fabius, nell’ex colonia britannica. Qualche giorno fa altri quattro francesi sono stati liberati in Niger dove erano tenuti prigionieri da tre anni da militanti di Al Qaeda. Voci insistenti dicono che per il loro rilascio siano stati pagati 20 milioni di dollari. Il governo francese nega che siano stati utilizzati fondi pubblici.

I terroristi di Al Qaeda giovedì scorso nel nord del Camerun hanno rapito un sacerdote francese Georges Vandenbeusch. L’ostaggio sembra sia stato portato in Nigeria, Paese da cui venivano i suoi rapitori. Vandenbeusch era voluto restare al suo posto, nonostante le sollecitazioni a lasciare per motivi di sicurezza la sua missione. Sette cittadini francesi sono ancora prigionieri in Siria, Mali e Nigeria .

Il 12 maggio 2011 Ansaru, un gruppo terrorista a metà tra il politico e il criminale, aveva rapito aveva rapito due tecnici – l’ italiano Franco Lamolinara e il britannico, Christopher McManus – trucidati il 7 marzo dell’anno successivo durante una fallita operazione militare organizzata per liberarli.

Ufficialmente Ansaru si è staccata da Boko Haram (la filiale nigeriana di Al Qaeda) proprio poco prima di quel rapimento, ma in realtà sembra che ci sia un osmosi di uomini tra i due gruppi. Ma mentre Bolo Haram sostiene di non chiedere mai denaro per i riscatti delle persone che rapisce, Ansarui non disdegna di trattare la liberazione in cambio di un congruo riscatto.

Massimo A. Alberizzi
massimo.alberizzi@gmail.com
twitter @malberizzi

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