Speciale per Africa ExPress
Sandro Pintus
Firenze, 31 ottobre 2017
Dopo il Malawi i vampiri sono arrivati anche in Mozambico. Almeno è questo che crede la popolazione delle provincie della Zambezia e di Nampula, aree del centro Nord del Paese.
Anche il presidente della repubblica, Filipe Nyusi, è dovuto intervenire nella città di Nampula per negare la presenza dei “succhia-sangue” e calmare la popolazione che crede ai “boatos” dovuti al passaparola sui vampiri.
Nampula e Zambezia sono le province dell’ex colonia portoghese vicine al Malawi dove, anche lì, il presidente della repubblica Peter Mutharika è intervenuto per “arginare la caccia ai vampiri”.
“Finora nessuno si è presentato nelle strutture sanitarie per farsi medicare a causa di questo fenomeno – ha detto il capo dello stato mozambicano in un comizio – chi mette in giro queste voci mira a incoraggiare una nuova forma di guerra e intende seminare discordia tra la popolazione”
La supposta presenza dei vampiri – e non si tratta dei pipistrelli ma di quelle creature demoniache che si nutrono di sangue umano – ha creato disordini tra la popolazione.
La settimana scorsa nella provincia di Nampula, a Muralelo, è stata assaltata una caserma della polizia per liberare delle coloro che erano accusati di aver diffuso voci sull’esistenza dei vampiri: bilancio: un morto e tre feriti. Invece in Zambezia, a Gile, negli scontri causati da voci che accusavano le autorità di proteggere i vampiri hanno perso la vita due persone.
Sandro Pintus
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