Africa ExPress
Accra, 20 marzo 2017
Nana Akufo-Addo, il nuovo presidente del Ghana, eletto all’inizio di quest’anno, ha presentato il suo nuovo governo in questi giorni: comprende centodieci persone tra capi di dicastero e vice ministri.
All’opposizione, che ha criticato non tanto la scelta, bensì il grande numero dei componenti del nuovo governo, il presidente ha risposto che è stato un investimento necessario. Eppure durante la campagna elettorale Akufo-Ado aveva promesso che avrebbe tagliato le spese, gli sprechi, in particolare quelli della pubblica amministrazione e del governo.
La scorsa settimana il presidente della ex colonia britannica ha dato mandato ad altri quattro nuovi capi di dicastero, in aggiunta ai cinquantasei già esistenti e ha designato cinquanta nuovi vice-ministri. Non si è mai visto un esecutivo di queste dimensioni dall’entrata in vigore della nuova Costituzione del 1992.
Akufo-Ado ha sottolineato che il nuovo governo dovrebbe portare ad una rapida trasformazione del Paese, giustificando così le infinite nomine durante un’intervista televisiva. “Un investimento necessario, i ministri vengono a lavorare, non stanno andando in vacanza”, ha aggiunto il presidente.
Haruna Iddrisu, leader del partito all’opposizione in Parlamento, il National Democratic Congress (NDC), ha fortemente criticato le scelte di Akufo-Ado, che è stato eletto proprio per aver promesso di un netto taglio alle spese del governo e di voler combattere la corruzione. “Ora dobbiamo confrontarci con un governo extra-large e il nostro nuovo Capo di Stato si è dimostrato di essere più un politico che un presidente”, ha evidenziato Iddrisu.
Secondo il nuovo trend, il dicastero dell’Agricoltura ora dispone di un ministro, di un sottosegretario di Stato e di tre vice ministri. Coloro che coprono le alte cariche di Stato ricevono uno stipendio mensile di quattromila dollari, hanno a disposizione due macchine, compresa la benzina, una casa, protezione personale e godono di altre agevolazioni.
Il Ghana ha una popolazione di 27 milioni di abitanti. Fino al 2014 è stato uno dei Paesi emergenti dell’Africa. L’economia, assai dinamica, ha avuto un arresto dopo un deficit fiscale.
Nana Akomea, portavoce del governo, ha fatto sapere che le critiche cesseranno, quando la popolazione e l’opposizione vedranno i risultati raggiunti dal nuovo esecutivo.
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