Zimbabwe, il cacciatore che ha ucciso il leone Cecil non è più incriminato: aveva le carte in regola

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Africa ExPress
13 ottobre 2015

Lo Zimbabwe non procederà legalmente contro Walter Palmer, il dentista americano che durante una battuta di caccia grossa aveva ucciso il leone Cecil. Il medico, infatti, era in possesso dei regolari permessi. “Non può essere incriminato, i suoi documenti sono in regola – ha commentato  Oppah Muchinguri, ministro dell’Ambiente – ma ora dovremo rivedere il rilascio delle licenze da caccia”.

In un primo momento Muchinguri aveva chiesto l’estradizione del dentista (http://www.africa-express.info/2015/08/02/lo-zimbabwe-chiede-agli-stati-uniti-di-estradare-il-dentista-che-ha-ucciso-cecil/), ma ha dovuto rivedere la sua posizione, in quanto sembra che Palmer non abbia infranto alcuna legge, uccidendo Cecil con freccia ed arco.

palmer e cecil Ucciso

Theo Bronkhurst, la guida del dentista, è ancora sotto processo. La prossima udienza è fissata per questo giovedì. Si dichiara innocente e rigetta l’accusa ”di non aver impedito la caccia illegale”.

L’uccisione di Cecil aveva suscitato scalpore nel mondo intero: era il simbolo del parco nazionale dello  Hwange (http://www.africa-express.info/2015/07/31/bracconiere-paga-50-mila-dollari-e-ammazza-cecil-il-leone-simbolo-dello-zimbabwe/). Per oltre due mesi il dentista americano ha dovuto nascondersi e chiudere la sua clinica odontoiatrica, riaperta solo poche settimane fa.

Il mese scorso, durante un’intervista al Minneapolis Star Tribune, Palmer ha confessato: “Non avrei ucciso questo leone, se avessi saputo che si trattava di Cecil”.

Africa Exress

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