Le ricchezze dell'Ucraina
Sergio Pizzini*
Bologna, 5 marzo 2025
(English translation at the end)
L’affermazione sui falsi depositi di terre rare in Ucraina, destinati agli Stati Uniti, avanzata dagli esperti della Società Geologica Italiana, è formalmente corretta.
Il termine terre rare, una famiglia di 15 elementi, i lantanidi, viene usato impropriamente dai politici, e riportato senza commenti dalla stampa, quando si tratta dei giacimenti di minerali critici di cui l’Ucraina è ricca.
L’Ucraina, infatti, possiede depositi di 22 dei 34 minerali che l’UE classifica come critici, alcuni dei quali si trovano in zone controllate dalla Russia. Le diverse zone geologiche dell’Ucraina ne fanno un fornitore di prim’ordine di risorse minerarie, detenendo circa il 5 per cento del totale mondiale.
Per fare un primo esempio, l’Ucraina possiede una delle più grandi riserve di litio d’Europa, stimata in 500.000 tonnellate, circa il 3 per cento delle riserve totali mondiali, ma al momento non viene estratto nulla del litio ucraino.
Un ulteriore problema per il litio ucraino è che il minerale di litio presente è la petalite, un fillosilicato di litio e alluminio (Li Al Si4 O10), considerato più costoso per estrarre il litio metallico rispetto allo spodumene (LiAlSi2O6), il minerale primario utilizzato dai produttori di litio.
Nel 2022, l’Ucraina si è classificata al 69° posto nella produzione mondiale di cobalto, esportando solo 41.400 dollari di questo metallo. Sia il cobalto che il litio sono essenziali per la produzione di veicoli elettrici.
L’Ucraina è anche un potenziale fornitore chiave di titanio, berillio, manganese, gallio, uranio, zirconio, grafite e detiene il 7 per cento delle riserve mondiali. È uno dei pochi Paesi che estrae minerali di titanio, fondamentali per l’industria aerospaziale, medica, automobilistica e navale.
Infine, l’Ucraina è ricca di depositi accertati di berillio, fondamentale per l’energia nucleare, l’industria aerospaziale, militare, acustica ed elettronica, nonché di minerali di uranio e zirconio, quest’ultimo importante per la produzione di ZrO2, che opportunamente drogato potrebbe funzionare come elettrolita solido per le celle a combustibile.
È quindi facile comprendere l’interesse di Trump per i minerali critici (lui li ha chiamati rare minerals) dell’Ucraina.
Sergio Pizzini*
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http://www.sergiopizzini.eu/curriculum.html
*Già professore ordinario di Chimica Fisica all’università degli studi di Milano
The claim about fakes concerning the rare earths deposits in Ukraine, to be to the USA, rised by experts of the Italian Geological Society, is formally correct.
The term rare earths, a family of 15 elements, the lantanides, is improperly used by politicians, and reported without comments by the press, when dealing with the deposits of critical minerals of which Ukraine is rich. Ukraine, in fact, holds deposits of 22 out of 34 minerals that EU classifies as critical, of which some are in parts controlled by Russia. Ukraine’s diverse geological zones make of it a top supplier of mineral resources, holding around 5% of the world’s total.
As a first example, Ukraine holds one of Europe’s largest lithium reserves, estimated at 500.000 tons, approximately the 3% of global total reserves, but none of Ukraine's lithium is being mined at present. The additional problem for Ukrainian lithium is that the lithium mineral present is petalite, a lithium aluminium phyllosilicate (Li Al Si 4 O 10 ), considered more costly to extract lithium metal than the spodumene (LiAlSi 2 O 6 ), the primary ore used by lithium producers.
In 2022, Ukraine ranked 69th in world’s cobalt production, exporting just $41,400 worth of the metal. Both cobalt and lithium are essential for electric vehicle production.
Ukraine is also a key potential supplier of titanium, beryllium, manganese, gallium, uranium, zirconium, graphite, and holds the 7% of the world’s reserves. It is one of the few countries that mine titanium ores, crucial for the aerospace, medical, automotive and marine industries.
Eventually, Ukraine is rich of confirmed deposits of beryllium, crucial for nuclear power, aerospace, military, acoustic and electronic industries, as well as of uranium and zirconium ores, the last important for the production of ZrO 2, that suitably doped could work as solid electrolyte for fuel cells.
It is, therefore, easily to understand the Trump’s interest for Ukraine’s critical minerals.
Sergio Pizzini*
*Former professor of physical chemistry at the University of Milan.
http://www.sergiopizzini.eu/curriculum.html
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