Zambia: statuette utilizzate nelle pratiche di stregoneria
Lusaka, 24 febbraio 2025
Uno studio del 2018 ha rilevato che il 79 per cento dei zambiani crede ancora nella stregoneria. Generalmente chi è accusato di utilizzare poteri nefasti viene giudicato da un tribunale tradizionale. Ma stavolta due uomini, accusati di tali reati, sono dovuti comparire davanti ai giudici di una Corte civile.
Non c’è da meravigliarsi, visto che il destinatario delle pratiche occulte dei due accusati è il presidente dello Zambia, Hakainde Hichilema.
Tutto il Paese sta seguendo con curiosità e interesse il processo e riflette chiaramente la credenza nella magia e nei fenomeni soprannaturali, ancora molto presente in alcune parti dell’Africa meridionale e non solo.
Torna alla ribalta anche una legge del 1914, risalente all’epoca colonia, che criminalizza tali pratiche. In molti, tra questi studiosi e anche politici, stanno criticando questa normativa.
E, Gankhanani Moyo, docente di beni culturali all’Università dello Zambia, ha sottolineato che il legislatore di allora non ha tenuto conto delle sfumature delle credenze tradizionali africane. “La nostra società e gli individui tradizionali del mio Paese credono in una forte relazione tra il mondo umano e il soprannaturale”, ha chiarito il professore.
I due uomini, di 42 e 43 anni, sotto processo, sono stati arrestati a dicembre per stregoneria mentre tentavano di vendere diversi amuleti, tra questi anche un camaleonte vivo. Durante le perquisizioni nelle loro case, la polizia ha trovato, oltre al rettile, 14 bottiglie vuote di medicinali tradizionali, la coda di un animale non meglio identificato e altro materiale ridotto in polvere.
Gli accusati hanno negato di praticare la stregoneria, ma di essere in possesso di una licenza per vendere amuleti.
Durante il processo sono emersi anche intrighi politici. Nella fase delle indagini preliminari è stato evidenziato che il mandante dei due indagati sarebbe il fratello di Emmanuel Banda, ex membro indipendente del Parlamento di Lusaka, con lo scopo di nuocere e maledire il presidente.
Qualcuno ritiene però che l’accusa nei confronti di un congiunto di Banda non sia altro che una trovata di Hichilema in previsione delle prossime presidenziali che si svolgeranno nel 2026.
Visto l’interesse che il processo sta suscitando nel Paese – durante la prima udienza il tribunale era stracolmo – la magistratura aveva autorizzato che le altre udienze fossero trasmesse in diretta TV. Ma poi ha fatto marcia indietro, forse perché il potente Consiglio delle Chiese dello Zambia aveva espresso parere contrario alla messa in onda dei dibattimenti in aula.
Africa ExPress
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Basta che gli africani rimangano tra di loro e venganpo a scocciare gli europei.