Cornelia I. Toelgyes
15 gennaio 2025
Man mano che passano le ore aumentano le salme allineate davanti all’uscita della miniera d’oro dismessa di Stilfontein, nella provincia Nordoccidentale del Sudafrica.
Per mettere fine all’estrazione aurifera illegale, il vecchio giacimento è sotto assedio della polizia dallo scorso novembre, . I minatori alla ricerca del prezioso minerale sono allo stremo perché le forze dell’ordine impediscono da tempo il rifornimento di viveri e acqua potabile.
Da lunedì a oggi dal pozzo sono stati recuperati 78 cadaveri, mentre i soccorritori hanno salvato 216 persone ancora vive. La maggior parte dei sopravvissuti a quell’inferno erano disorientati, disidratati, feriti, ridotti a pelle e ossa. Appena hanno rivisto la luce del sole, sono stati arrestati con l’accusa di estrazione illegale. Parecchi inoltre sono stranieri senza permesso di soggiorno.
Molti dei minatori che lavorano nei giacimenti dismessi provengono da altri Paesi dell’Africa meridionale, in cerca di “fortuna”, per mandare due soldi alla famiglia. Infatti vengono proprio chiamati zama zamas (coloro che tentano la fortuna in lingua zulù). Tra loro ci sono anche minorenni.
Il bilancio dei morti è ancora provvisorio. Si stima che centinaia di minatori si trovino ancora nel pozzo, profondo 2,6 chilometri. Nelle operazioni di salvataggio, che dovrebbero durare alcuni giorni, viene utilizzata anche una gabbia metallica per recuperare sopravvissuti e cadaveri.
La polizia ha fatto sapere che da agosto fino all’inizio delle operazioni di recupero, 1.576 minatori sono usciti con mezzi propri. Sono stati arrestati tutti e 121 tra loro sono già stati espulsi dal Sudafrica..
Athlenda Mathe, portavoce nazionale della polizia sudafricana, ha specificato che gli agenti non hanno mai bloccato i pozzi e non hanno impedito a nessuno di uscire. E ha proseguito: “Noi combattiamo la criminalità e questo è esattamente ciò che abbiamo fatto. Fornendo cibo, acqua e beni di prima necessità ai minatori illegali, avremmo permesso ai criminali di prosperare”.
Ora piovono accuse contro le autorità di Pretoria. La Federazione sudafricana dei sindacati ha incolpato lo Stato per aver permesso che questi uomini “morissero di fame nelle viscere della terra”.
La misura drastica del governo è stata presa nell’ambito dell’operazione Vala Umgodi (“Tappare i buchi” in lingua zulù). Tale iniziativa è stata lanciata da Pretoria nel dicembre 2023 per bloccare lo sfruttamento illegale delle quasi 6mila miniere dismesse in tutto il Paese.
Cornelia Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
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