Terremoto in Etiopia
5 gennaio 2025
Migliaia di residenti sono stati evacuati dal governo etiopico a causa di continue scosse di terremoto nelle regioni di Afar, Amhara e Oromia.
Un Natale magro, più povero del solito per gli 80mila etiopici, trasferiti con la massima urgenza pochi giorni prima della grande festività, che, secondo il rito ortodosso si celebra il 7 gennaio. Attualmente ci sono già oltre 4,4 milioni di sfollati in Etiopia, tra questi 900mila per eventi climatici estremi.
Finora, per fortuna, solo danni materiali, nessuna vittima. L’evacuazione è stata predisposta come misura precauzionale, in quanto si temono nuovo scosse.
L’Afar, nel nord-est dell’Etiopia, è la regione maggiormente colpita, tra l’altro, venerdì scorso, anche da un terremoto di magnitudo 5,5 della scala Richter dopo alcune grandi e devastanti colate di lava provenienti dal vulcano Mount Dofan. Il disastro ha provocato danni ingenti anche a strade principali e abitazioni.
Il terremoto è stato avvertito persino nella capitale, Addis Abeba, e in città come Adama e Metehara.
Attualmente il vulcano non sta fumando, mentre la lava continua a scorrere. Da diversi mesi nella regione si osserva una significativa attività sismica. Dalla fine di settembre, l’Istituto geofisico americano ha registrato oltre 67 terremoti. E, le frequenti scosse nel territorio Afar hanno creato un cratere naturale di acqua calda che si starebbe allargando.
L’Afar è una delle regioni più aride e calde dell’Etiopia, con una storia di eruzioni vulcaniche e frequenti terremoti. L’area è anche soggetta a siccità, carestie e inondazioni, che hanno portato a numerose evacuazioni negli ultimi anni.
Va ricordato che nella zona si trova anche la depressione della Dancalia o depressione di Afar o triangolo di Afar, regione del Corno d’Africa che comprende Gibuti, parte dell’Eritrea e dell’Etiopia. E proprio a Gibuti si trova il lago Assal, a 155 metri sotto il livello del mare e rappresenta il punto più basso del continente africano.
Ovviamente le scosse sismiche sono state avvertite anche a Gibuti e in Eritrea, a Massawa, sul Mar Rosso. La loro entità è stata simile a quelle registrate in Etiopia, ma finora non sono state rese note evacuazioni di residenti.
Africa ExPress
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