Antonio Mazzeo
12 ottobre 2024
Bombe contro Gaza e Libano, ma Leonardo e le aziende cyber di Israele si danno appuntamento a Roma per rafforzare la partnership nel campo della ricerca e dello sviluppo di sofisticati sistemi ad uso militare.
Si è conclusa l’altro giorno a Roma Cybertech Europe 2024, la kermesse delle grandi e piccole aziende internazionali operanti nel sempre più redditizio business della cyber security e delle guerre cibernetiche.
L’appuntamento annuale è organizzato dal gruppo Leonardo SpA e dalla “piattaforma di networking” Cybertech Global con quartier generale a Tel Aviv, alla cui guida siede il noto imprenditore israeliano Joseph “Yossi” Vardi, uno dei pionieri dell’industria di software, internet, telefonia cellulare e delle tecnologie elettro-ottiche dello Stato di Israele, ex direttore generale del Ministero dell’Energia ed ex presidente dell’Israel National Oil Company.
Ospite d’onore della cyber-fiera il neoambasciatore di Israele in Italia, Jonathan Peled. In una lunga intervista alla testata Shalom (il magazine della Comunità ebraica di Roma), il diplomatico ha ricordato come l’Italia sia un partner strategico per Israele.
“Ritengo fondamentale questa fiera in un momento così delicato”. ha esordito Jonathan Peled. “Nei giorni scorsi abbiamo commemorato il primo anniversario del 7 ottobre. Lo Stato d’Israele sta fronteggiando, ormai da un anno, un periodo difficile. Bisogna tuttavia comprendere che questo periodo buio non riguarda solo Stato ebraico, ma tutti, perché Israele sta combattendo una guerra per salvaguardare la democrazia”.
“Questa non è soltanto la nostra guerra contro il terrorismo islamico, armato dall’Iran – ha aggiunto l’ambasciatore -. Abbiamo bisogno ora più che mai di amici in Europa e in Italia per vincere questo conflitto contro il terrorismo estremista. Il cyber è parte della nostra forza e l’Italia è per noi un partner strategico. Fondamentale per Israele avere aziende in Italia con cui collaborare: il mondo del cybertech è uno dei più importanti settori dello Stato ebraico oggi; questa iniziativa, giunta ormai al suo settimo anno, mira proprio a rafforzare la collaborazione con l’Italia”.
Ancora Shalom ricorda come siano state innumerevoli le aziende e le start up israeliane presenti a Cybertech Europe 2024. “Tra conferenze, sessioni di approfondimento e incontri con esperti del settore, esse hanno dato vita a interessanti confronti sui temi caldi del momento: intelligenza artificiale, cloud, telecomunicazioni, supplychain, energia, privacy, quantum computing e intelligence”, annota il magazine della Comunità ebraica romana.
Alla kermesse di Leonardo & C. israeliane sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della holding armiera, Stefano Pontecorvo, nonché l’amministratore delegato e direttore generale, Roberto Cingolani; il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Alfredo Mantovano; il sottosegretario alla Difesa, Matteo Perego di Cremnago; il direttore generale dell’Agenzia Nazionale per la Cybersicurezza, Bruno Frattasi; il Deputy CIO della NATO per la Cybersecurity, Mario Beccia; il direttore del Servizio di Polizia postale, Ivano Gabrielli; il generale Giovanni Gagliano, Capo del VI Reparto Informatica Cyber e Telecomunicazioni dello Stato maggiore della Difesa; il generale di brigata Michele Sirimarco, alla guida del CUFAA (Comando delle unità forestali, ambientali e agroalimentari, i Carabinieri forestali); il colonnello Pietro Lo Giudice del Comando per le Operazioni Spaziali della Difesa, il comandante dell’Aeronautica Militare, Sandro Sanasi.
Nonostante il dispiegamento delle forze dell’ordine in assetto anti-sommossa, il pomeriggio dell’8 ottobre un folto gruppo di manifestanti (attivisti No war, aderenti alle associazioni in solidarietà con il popolo palestinese e studenti universitari) ha protestato di fronte il palacongressi “Le Nuvole” dove era in corso Cybertech Europe. “Sabotiamo il genocidio. Disertiamo la guerra e chi ne guadagna”, il tema-oggetto della protesta contro le industrie degli armamenti e la “speculazione economica sul genocidio in corso in Palestina.
Antonio Mazzeo
amazzeo61@gmail.com
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