PAKISTAN

La pachistana Citizens Foundation che si dedica all’istruzione il 17 ottobre raccoglie fondi anche in Italia

Speciale per Africa ExPress
Ornella Rota
Roma, 27 settembre 2024

L’istruzione quale mezzo primario di riscatto, nelle baraccopoli di città come in villaggi di campagna: fu questa fin dall’inizio (1955, Karachi), la scelta di The Citizens Foundation (TCF) confermata e rafforzata nei decenni.

THE CITIZENS FOUNDATION

Oltre 1.900 scuole in tutto il Paese, costruite appositamente, dotate di biblioteche, laboratori scientifici e informatici e campi da gioco; 286.000 studenti; vitto per chi ne abbia bisogno; campus estivi debitamente attrezzati; corpo docente di 14mila persone, tutte donne.

Speciale attenzione all’accesso delle bambine, visto che i dati dell’analfabetismo femminile risultano tradizionalmente superiori a quelli maschili: da sempre, punto fermo di TCF è stato, ed è tuttora, il rapporto di genere rigorosamente paritario, con presenze femminili al 50 per cento.

Studentesse pakistanesi

I corsi sono finalizzati a conseguire diplomi e/o lauree, con successiva possibile ammissione nelle migliori università non soltanto del Paese. E per una bambina chi viva negli slums, o un bambino di qualche sperduto villaggio, diventare poliziotta oppure entrare in un’università statunitense – è accaduto realmente, non sono esempi teorici – significa vivere esperienze che neppure avrebbero mai osato sognare, magari ipotizzando pure che l’istruzione possa superare le barriere sociali.

Corsi di formazione per insegnanti, di alfabetizzazione e formazione professionale per adulti completano le attività; inclusi programmi come la filtrazione dell’acqua per renderla potabile e specifiche attività di soccorso durante i disastri naturali.

TCF dispone di sedi dislocate negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Canada, in Australia; si avvale della collaborazione di associazioni di volontariato (ad esempio a Milano, la Italian Friends of The Citizens Foundation)

Ayesha Omar

Il 17 ottobre 2024, al St. Georges’s British International School, l’attrice Ayesha Omar e il musicista Saleh Tawil animeranno a Roma una speciale serata/evento organizzata per raccogliere fondi. Ayesha è protagonista dell’industria dell’intrattenimento pakistano (“Lollywood”, dall’unione del nome di Lahore, sede di questa industria, con il suffisso wood che richiama Hollywood e Bollywood ).

L’attrice paakistana, Ayesha Omar

Saleh, siriano, è uno degli interpreti più apprezzati della tradizione musicale mediterranea, vive a Roma da un trentennio; suona lo Oud, antico strumento originario della Mesopotamia, antenato del  liuto e della chitarra, importato in Europa nel X secolo dalla Spagna islamica e oggetto di continue evoluzioni e modifiche nei vari Paesi dell’area.

Ornella Rota
romaistanbul2019@gmail.com

 

Redazione Africa ExPress

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