AFRICA

Smotrich, ministro delle finanze israeliano, invoca la “Soluzione finale” per la Striscia di Gaza

Speciale per Africa ExPress
Alessandra Fava
6 maggio 2024

I tedeschi del Reich la chiamavano “Soluzione finale”. Fa parecchio effetto il fatto che un  ministro israeliano usi un’espressione molto simile riferendosi a 2,3 milioni di palestinesi che ancora vivono nella Striscia di Gaza. Non sembra passi molta diversità tra la “Soluzione finale” nazista e l’espressione “Annientamento totale”, usata per la Striscia di Gaza, dal Ministro delle finanze israeliano Bezalel Smotrich, membro del Gabinetto di sicurezza e quindi del gruppo ristretto che sta decidendo le sorti della guerra mediorientale.

Insomma la volontà del ministro è quella di eliminare completamente i palestinesi dalla Striscia. Non sono mancate le proteste dei commentatori: Haaretz ha scritto in un fondo che le frasi di Smotrich rischiano di aggiungere materiale per il processo internazionale per crimini di guerra. Associazioni statunitensi hanno chiesto al presidente Biden di riconsiderare il suo appoggio al governo israeliano.


Il Ministro di estrema destra non è nuovo ad attacchi settari contro gli arabi. Questa volta ha rilasciato le dichiarazioni in una festa per la fine della Pasqua ebraica a casa di un rabbino legato al movimento Garuin Torani (in israeliano Nuclei della Torah) che invita i suoi adepti ad abitare in aree miste ebree e arabe all’interno di Israele per intimidire gli arabo-israeliani.

“Non ci sono vie di mezzo – ha detto precisamente il ministro parlando della guerra in corso nella Striscia –. Per le città di Rafah, Deir al-Balah e Nuseirat annientamento totale” e ha quindi citato un pezzo della Bibbia sui nemici al comando di Amalek sconfitti dal popolo ebraico. Parlando quindi delle trattative per il rilascio degli ostaggi e la tregua, Smotrich ha rincarato la dose: “Si negozia con qualcuno che avrebbe dovuto cessare la sua esistenza molto tempo fa”.

Quindi ha concluso che finita l’operazione a Gaza con lo sdradicamento di Hamas, verrà il momento di indebolire il fronte nord di Hezbollah e che chiunque attacca gli ebrei “come in passato sarà distrutto, distrutto, distrutto”. Smotrich sta anche ricattando il premier Netanyhau, del cui governo fa parte, visto che alcuni giorni fa ha detto che se non si attacca Rafah, l’esecutivo ha finito il suo compito e può anche cadere.



Le sue parole hanno avuto parecchia eco sui giornali israeliani e zero in quelli europei ed italiani. “In un Paese normale cinque minuti dopo dichiarazioni simili di un ministro in carica, il premier avrebbe convocato una conferenza stampa, costretto il ministro alle dimissioni e dichiarato pubblicamente che gente simile non ha posto nel proprio governo  – ha scritto in un fondo della redazione il quotidiano Haaretz –. Ma nell’Israele di Netanyhau a fronte di un leader che invoca il genocidio, non c’è un membro del governo che si alza e dice ‘ne abbiamo abbastanza, o loro o noi’”.

“Devono ricordarsi di cosa successe ad Amalek*” aveva detto a novembre Netanyhu. E sempre lo scorso autunno Ganz aveva parlato di “cancellare Gaza”. Frasi finite nel processo intentato dal Sudafrica presso la Corte penale internazionale.

Alessandra Fava
alessandrafava2015@libero.it
©️ RIPRODUZIONE RISERVATA

*Amelek era il capo degli amalechiti, un tribù preislamica  che attaccò gli ebrei ritornati in Palestina dall’Egitto dove erano tenuti in schiavitù

Vuoi contattare Africa ExPress? Manda un messaggio WhatsApp con il tuo nome e la tua regione (o Paese) di residenza al numero +39 345 211 73 43 e ti richiameremo. Specifica se vuoi essere iscritto alla Mailing List di Africa Express per ricevere gratuitamente via whatsapp le news del nostro quotidiano online.

Qui i nostri ultimi articoli sulla guerra a Gaza

 

Alessandra Fava

Giornalista dal 1989, per lo più freelance. Ha scritto per Diario della settimana, Manifesto, Io donna, Marie Claire. Ha lavorato all'Ansa per 16 anni seguendo anche i processi del G8 2001 genovese. Esperta di Medio Oriente.

Recent Posts

In viaggio da Milano a Nairobi con una rotta a zigzag tra guerre e cannonate

Dal Nostro Inviato Speciale Massimo A. Alberizzi Nairobi, 25 dicembre 2024 Viaggiare dall’Europa all'Africa è…

4 ore ago

Il drammatico Natale tra le macerie dei cristiani di Gaza

Dalla Nostra Inviata Speciale Federica Iezzi Gaza City, 24 dicembre 2024 "Temo che l'ultimo capitolo…

2 giorni ago

Distribuzione del cibo in Nigeria: nella calca morte schiacciate oltre 30 persone

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes Dicembre 2024 Sabato sono morte oltre 30 persone…

3 giorni ago

Un algometro per misurare il dolore del mondo

dal Centro per la Riforma dello Stato Giuseppe "Ino" Cassini* 22 dicembre 2024 Le due…

4 giorni ago

La pace può attendere: bloccati colloqui tra Congo-K e Ruanda

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 21 dicembre 2024 Niente pace – almeno per…

5 giorni ago

Il piano espansionista di Netanyahu vaneggia un Grande Israele

Dalla Nostra Inviata Speciale EDITORIALE Federica Iezzi Gaza City, 20 dicembre 2024 In Medio Oriente…

6 giorni ago