Africa ExPress
Abuja, 26 febbraio 2024
Si chiamava Olabode Olawuyi, 59 anni, era un veterinario dell’Obafemi Awolowo University (OAU). Un leone maschio lo ha attaccato e sbranato.
“Il signor Olawuyi, era il responsabile del giardino zoologico da oltre un decennio – si legge nel comunicato dell’istituzione -. Nel pomeriggio di lunedì 19 febbraio è stato attaccato da un leone maschio di nove anni mentre stava nutrendo il branco nel loro recinto, del giardino zoologico dell’università”.
È successo a Ile-Ife, nello Stato di Osun in Nigeria, 500 km a sud-ovest della capitale, Abuja.
Morto per salvare una collega
Un testimone ha dichiarato alla BBC che una collega di Olawuyi, stava dando il cibo al leone quando è stata attaccata. Il veterinario è corso in suo aiuto e anch’egli ha subìto l’attacco del felino.
Il veterinario è stato immediatamente trasportato al pronto soccorso ma è deceduto durante il viaggio. Gli sforzi dei medici per salvare la vita della vittima si sono dimostrati inutili a causa delle gravi ferite riportate.
Il grande felino conosceva bene Olawuyi. Il veterinario nigeriano si era sempre preso cura di lui e degli altri leoni. Dopo l’attacco, su ordine del rettore, il personale ha ucciso il leone a colpi d’arma da fuoco.
Anche la Nigeria Biodiversity Conservation Alliance (NBCA) é intervenuta sul terribile incidente. “Come organizzazione dedicata alla protezione e alla conservazione della fauna selvatica in Nigeria, riconosciamo i rischi intrinseci associati al lavoro con gli animali selvatici”.
Credeva che il leone lo avesse riconosciuto
“Ho parlato con alcuni suoi colleghi e mi hanno raccontato cosa è successo. Il leone ha attaccato per prima la sua collega – ha raccontato Wole Odewumi, presidente del NBCA -. Olawuyi è intervenuto per liberare la donna dal leone. Deve aver pensato che il leone lo avrebbe riconosciuto. Il suo intervento per liberare la donna deve aver fatto infuriare l’animale. Il leone ha lasciato la donna e lo ha aggredito”.
“Rimaniamo fermi nel sostenere il più rigoroso rispetto dei protocolli di sicurezza e delle linee guida. Sono stabilite per garantire il benessere sia dei guardiani della fauna selvatica che degli animali sotto la loro custodia”.
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