Speciale per Africa ExPress
Alessandra Fava
23 gennaio 2024
La scorsa settimana sono state pubblicato in rete immagini del cimitero di Khan Younis, nel sud della Striscia, bombardato, con qualche vivo fotografato accanto a tombe divelte: neppure i morti riposano in pace.
Ma dopo i bombardamenti, spesso arrivano le ruspe. La tv statunitense CNN con un servizio di quasi 6 minuti, ha contato 16 cimiteri violati, divelti o distrutti dai buldozer dell’esercito israeliano, tra novembre e oggi. In pratica dall’inizio dell’operazione di terra a Gaza si è proceduto anche alla distruzione della memoria.
E’ quello che sostiene anche il Sud Africa nel suo ricorso alla Corte internazionale di Giustizia, nel quale accusa il governo Netanyau di genocidio. Tra i cimiteri distrutti ci sono quelli di Jabalya, Al Falluja o Bani Suheila.
https://edition.cnn.com/2024/01/20/middleeast/israel-gaza-cemeteries-desecrated-investigation-intl-cmd/index.html?trk=public_post_comment-text
Grazie a foto aeree, immagini satellitari e video girati dall’esercito israeliano e dai gazawi, il servizio smentisce la parola dell’esercito israeliano sul fatto che la distruzione dei cimiteri serva per combattere Hamas, per liberare degli ostaggi o ritrovarne i cadaveri.
Da un’immagine satellitare presentata dalla Cnn soltanto nel cimitero del campo profughi di Shajaye c’erano tre mezzi militari di Hamas nascosti. Negli altri nulla, solo tombe. Piuttosto sono stati profanati sacrari vecchi e nuovi e chi è rimasto in vita sta cercando di riseppellire centinaia di corpi. Dalla furia dell’esercito si è salvato solo un cimitero della prima guerra mondiale a Deir Al Balah, dove sono sepolti anche cristiani ed ebrei.
La violazione delle tombe è una violazione del diritto internazionale e costituisce, secondo il Sud Africa, una delle prove della volontà di sterminio del popolo palestinese da parte dello Stato di Israele o meglio del governo Netanyhau e infatti è uno dei punti citati nel ricorso del processo alla Corte internazionale di giustizia in corso.
Alessandra Fava
alessandrafava2023@proton.me
©️ RIPRODUZIONE RISERVATA
Vuoi contattare Africa ExPress? Manda un messaggio WhatsApp con il tuo nome e la tua regione (o Paese) di residenza al numero +39 345 211 73 43 e ti richiameremo. Specifica se vuoi essere iscritto alla Mailing List di Africa Express per ricevere gratuitamente via whatsapp le news del nostro quotidiano online.
Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 2 novembre 2024 In questi giorni una coalizione…
Speciale per Africa ExPress Antonio Mazzeo 1° novembre 2024 Non solo “ricambi e assistenza tecnica…
Dal Nostro Inviato Speciale Massimo A. Alberizzi Nairobi, 29 ottobre 2024 Il 24 ottobre il…
Africa ExPress 29 ottobre 2024 Il gruppo armato Boko Haram non demorde, i terroristi nigeriani…
Dal Nostro Corrispondente Sportivo Costantino Muscau 28 ottobre 2024 "La partita N.87 Libia v. Nigeria…
Speciale per Africa ExPress Sandro Pintus 27 ottobre 2024 In Mozambico, nella capitale Maputo,il 24…
View Comments
Tipico caso di genocidio. Oltre ad eliminare le persone fisicamente devi anche cancellare la loro storia, dati anagrafici, cimiteri scuole ed ospedali.