Sandro Pintus
10 gennaio 2024
La disputa tra il Consolato d’Italia di Johannesburg e l’associazione Zonderwater Block ex Pow, finita in tribunale, va a favore dell’associazione.
Il Tribunale penale di Roma ha scagionato Emilio Coccia, presidente della Zonderwater Block, dalle accuse di truffa perché il fatto non costituisce reato. Accuse mosse, nel gennaio 2022, dalla Console generale, Emanuela Curnis, riguardo alle gestione del Cimitero militare italiano.
Nella sentenza si legge che a WT Memorials di Emilio Coccia, “…non è mai stata affidata la gestione sia del minuto mantenimento che della straordinaria manutenzione […] firmava esclusivamente i contratti per l’esecuzione dei lavori. Lavori di minuto mantenimento eseguiti al 100 per cento in territorio sudafricano.
Conclude che “…sarebbe del tutto improbabile che cinque Consoli generali, dal 2000 al 2019, abbiano eseguito liquidazioni […] errate o inesatte”.
Tutto nasce con la petizione “Rivogliamo il ruolo di custodi morali di Zonderwater”, postata l’8 dicembre 2021, firmata da oltre 1.300 utenti.
L’Associazione Zonderwater Block ex Pow accusava la nuova Console generale: “…siamo stati estromessi da qualsiasi attività riguardante il cimitero” – scrivono nella petizione. E chiede di rimanere custode morale del Sacrario di Zonderwater, dove riposano 277 salme di ex prigionieri di guerra italiani.
La Console generale, nel gennaio 2022, aveva rilasciato un’intervista ad Africa ExPress (leggi qui). “…è bene chiarire sin dall’inizio che l’Associazione non è mai stata estromessa. E riguardo alla WT Memorials: “È emerso che la ditta è completamente sconosciuta (incluso ai membri del comitato direttivo dell’Associazione Zonderwater Block)”, ci aveva detto la Console.
“Non è una ditta, non è registrata, non ha dipendenti e, soprattutto, non ha fatto o ha eseguito male quanto asserisce di aver effettuato presso il Cimitero. Ha dichiarato di non essere in grado di fornire fatture per beni acquistati e servizi resi – aveva affermato -. “È attualmente in corso un’indagine della Magistratura italiana, dal momento che WT Memorials riceveva fondi pubblici italiani”.
Il Sacrario di Zonderwater nasce nel 1947, a una quarantina di chilometri da Pretoria, dopo la chiusura del campo di concentramento dove erano presenti 2.000 prigionieri di guerra italiani. Il campo, dal 1941 al 1947, ha visto circa 100.000 prigionieri. In 828 ex POW hanno chiesto, e ottenuto, la cittadinanza sudafricana. I loro eredi si occupano oggi del Sacrario.
Su un’area di 18.000 mq, di cui 11.000 tra mura, c’è il Cimitero, la biblioteca con 10 mila volumi e un piccolo museo. Un importante luogo di rimembranza per l’Italia e per i familiari dei prigionieri di guerra (POW), soldati italiani catturati nella Seconda guerra mondiale.
Sandro Pintus
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