Alessandra Fava
13 novembre 2023
Mercenari sudafricani partecipano alla guerra a Gaza pagati da Israele: lo ha affermato il ministro alla presidenza del Sud Africa, Khumbudzo Ntshavheni, davanti al Parlamento. L’Agenzia di sicurezza sudafricana avrebbe la lista dei nomi. I diretti interessati – l’IDF (Israeli Defence Forces) – negano.
La presenza di mercenari e combattenti di agenzie private sudafricane al fianco di Israele contro i palestinesi e Hamas sta creando un enorme problema diplomatico. Il governo sudafricano infatti il 5 novembre ha richiamato i suoi diplomatici a Tel Aviv in seguito alla sanguinosa rioccupazione della Striscia di Gaza da parte dell’esercito israeliano che sta colpendo indiscriminatamente scuole e ospedali per colpire – dice Israele – le roccaforti di Hamas e i suoi tunnel.
Morale sono morte oltre 11 mila persone, ci sono oltre 2,700 dispersi e i feriti superano i 27 mila. La reazione israeliana è la risposta all’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso ai kibbutz e a un rave party vicini alla Striscia che ha causato 1.400 morti.
Il Sud Africa è costretto ad ammettere che alcuni suoi concittadini sono andati a combattere come mercenari forse anche nella Striscia di Gaza. La questione ha suscitato un discreto dibattito nell’Assemblea nazionale sudafricana in quanto una legge specifica vieta ai cittadini sudafricani di combattere sotto le bandiere di altri Paesi e tanto più vieta impiegare mercenari.
“Il problema della partecipazione di sudafricani che si sono uniti alle truppe militari del ministero della Difesa israeliano è sotto la nostra attenzione, anche se riguarda anche altri conflitti dove soggetti statali e non, stanno addestrando e utilizzando truppe per guerre in corso”, ha detto la politica in Parlamento, ammettendo “il problema diplomatico”.
Una parte di questi mercenari o impiegati sotto agenzie militari private avrebbe anche in passato prestato servizio nei ranghi dell’esercito sudafricano: “finiranno a processo anche loro”, ha tuonato Ntsahvheni.
Il parlamentare Jerome Maake, politico molto noto dell’African National Congress (il partito al potere in Sudafrica, ndr), ha detto che ogni esitazione nel proseguire i mercenari sarà una collaborazione al genocidio dei palestinesi e che di fatto il Paese “sta esportando cani da guerra”.
Ritirando i suoi diplomatici da Israele, il Sud Africa ha parlato apertamente di “genocidio” e ha anche chiesto che la Corte Penale Internazionale processi il primo ministro israeliano Benjamin Nethanyau.
Il Sud Africa ha ribadito che l’unica soluzione per la questione israelo-palestinese è quella dei due Stati. La notizia del Sud Africa si è intrecciata con un’altra vicenda emersa su un media spagnolo, El Mundo, che venerdì scorso ha pubblicato l’intervista a un certo Pedro Diaz Flores Corrales, 27 anni, che afferma di far parte di un gruppo di mercenari spagnoli al soldo di Israele, prima impegnato a fianco degli ucraini.
Secondo le sue parole “siamo pagati bene (3.900 euro a settimana), ben equipaggiati e il lavoro non è difficile”. Corrales pubblica le sue gesta militari anche sui social e dice di essere impegnato nelle Alture del Golan, ma appare in una foto insieme ad altri mercenari al confine tra Gaza e Israele.
https://www.elmundo.es/cronica/2023/02/20/63eff176fdddffe5488b4583.html
Secondo El Confidential si tratta però di un falso in quanto la foto sarebbe truccata e il ragazzo non è mai stato in Ucraina.
https://www.elconfidencial.com/mundo/2023-11-07/mercenario-espanol-que-no-era-israel_3768742/
IDF nega che ci siano mercenari e afferma che tra riservisti (300 mila) e truppe regolari se la cavano benissimo da soli.
Alessandra Fava
alessandrafava2023@proton.me
©️ RIPRODUZIONE RISERVATA
Vuoi contattare Africa ExPress? Manda un messaggio WhatsApp con il tuo nome e la tua regione (o Paese) di residenza al numero +39 345 211 73 43 e ti richiameremo. Specifica se vuoi essere iscritto alla Mailing List di Africa Express per ricevere gratuitamente via whatsapp le news del nostro quotidiano online.
EDITORIALE Giampaolo Cadalanu 3 novembre 2024 Trovo davvero sconfortante il dibattito su guerra e pace…
Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 2 novembre 2024 In questi giorni una coalizione…
Speciale per Africa ExPress Antonio Mazzeo 1° novembre 2024 Non solo “ricambi e assistenza tecnica…
Dal Nostro Inviato Speciale Massimo A. Alberizzi Nairobi, 29 ottobre 2024 Il 24 ottobre il…
Africa ExPress 29 ottobre 2024 Il gruppo armato Boko Haram non demorde, i terroristi nigeriani…
Dal Nostro Corrispondente Sportivo Costantino Muscau 28 ottobre 2024 "La partita N.87 Libia v. Nigeria…
View Comments