Costantino Muscau
5 novembre 2023
E’ finita in parità speculare la sfida tutta africana (che novità) per la vittoria della maratona più ambita, o meglio la più iconica, anche se non la più remunerativa: quella di New York, 52a edizione.
L’unica differenza è stata che sul fronte maschile, Tamirat Abera Tola, 32 anni, campione mondiale dei 42,195 km, non solo ha vinto facendo corsa a sé negli ultimi 12 chilometri, ma ha anche battuto il record newyorkese con il tempo di 2h04:58. Il che vuol dire che ai 100 mila dollari di premio per il primo posto, il runner etiope ha aggiunto 50 mila di bonus per il primato.
Sul traguardo ha fatto in tempo ad abbracciare il manager italiano Gianni Demadonna, a farsi un giretto avvolto nella bandiera verde-giallorossa con disco centrale azzurro e poi attendere il secondo, giunto due minuti dopo: Albert Korir, keniano, 29 anni, primo al Central Park due anni fa. Il terzo è stato un altro atleta proveniente dalle parti di Addis Abeba, Shura Kitata, 27 anni arrivato 2 minuti e 13 secondi dopo.
In campo femminile invece tutt’altro lo svolgimento della gara. Fino agli ultimi 2 chilometri, ben 5 donne lottavano duramente per il primato: ben quattro del Kenya e una, l’elegante Letensebet Gidey, 25 anni, proveniente dalla regione del Tigray, (Etiopia), detentrice del titolo mondiale dei 10 mila metri e della mezza maratona.
Alla fine ha salutato la compagnia la keniana Hellen Obiri, nata 33 anni fa a Kisii, (nel sud est del Kenya), in 2h27’23” (tempo molto lento), dando solo 6 secondi di distacco alla Gidey, che è crollata nell’ultimo chilometro. In febbraio Gidey aveva perso tutto a pochi metri dal traguardo in occasione della gara valida per i Mondiali di cross in Australia.
Terza, a dieci secondi dalla Obiri, l’altra atleta di Nairobi, Sharon Lokedi, 29 anni, originaria di Burnt Fores a 270 chilometri da Nairobi, vincitrice nel 2022 della competizione americana alla sua prima partecipazione! E questa primavera, non dimentichiamolo, si era imposta nella maratona di Boston. La prima donna a realizzare questa doppietta. Già nel 2013, comunque, la giovane aveva mostrato di che stoffa fosse fatta: nel suo stile di corsa un po’ disordinato, ma efficacissimo, era stata eletta l’atleta dell’anno nella scuola femminile Kapkenda.
La Kosgei a sua volta ha riconosciuto: Sharon ha preceduto ben quattro connazionali e di livello alto: Brigid Kosgei, 29 anni, detentrice del record mondiale della maratona; Mary Wacera Ngugy, 34, Viola Cheptoo, 34 (giunta seconda 2 anni fa) e la veterana Edna Kiplagat, 43 anni, ma con due titoli mondiale nelle gambe (nel 2011 e nel 2013).
Insomma, una gara molto più avvincente grazie alla marea femminile keniana! Due parole, infine, sugli italiani, presenti in massa come sempre a New York: ben 2368, il più alto numero degli stranieri. Ottima la figura dell’unico professionista, Iliass Aouani, 28 anni, primatista nazionale, nato in Marocco, ma milanese da quando aveva due anni. E’ arrivato settimo e considerato chi aveva davanti, è stato un grande onore essere finito nella top ten.
Costantino Muscau
muskost@gmail.com
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