UGANDA

Safari tragico in Uganda: terroristi ammazzano sposi in luna di miele e la guida

Speciale per Africa ExPress
Cornelia I. Toelgyes
20 ottobre 2023

Una coppia di sposi in luna di miele, inglese lui, sudafricana lei e la loro guida ugandese, sono stati brutalmente ammazzati nel parco nazionale Queen Elizabeth (Uganda occidentale) martedì scorso.

Uganda: coppia britannica-sudafricana e la loro guida ugandese ammazzati nel parco nazionale Queen Elizabeth

La polizia ha subito puntato il dito contro miliziani di ADF (Allied Democratic Forces), un gruppo armato di origine ugandese, che dal 1995 opera per lo più nella parte orientale del Congo-K. Ha giurato fedeltà all’ISIS in Africa centrale (ISCAP). Nel 2021 gli Stati Uniti hanno inserito Alliance Democratic Forces nella lista dei gruppi terroristi.

Immadiatamente, il giorno seguente l’assalto, è giunta la rivendicazione dell’ADF. Da diversi anni i terroristi hanno ripreso le loro attività criminali anche in Uganda, dove a giugno hanno attaccato un liceo, uccidendo oltre 40 persone.

David Barlow e la moglie Cecilia vivevano a Hampstead Norreys, vicino a Newbury nel Berkshire (GB), un villaggio di circa 800 persone, ma si sono sposati in Sudafrica, Paese d’origine della donna. David era una persona molto conosciuta e apprezzata nella sua comunità e molti amici e parenti della coppia si sono recati in Sudafrica per partecipare alla loro cerimonia di nozze, che si è svolta sabato scorso.

Cecilia era vicepresidente di una catena di alberghi, mentre David direttore di un’azienda di legnami, appartenente alla famiglia da ben 11 generazioni.

Secondo quanto riferito dalla autorità locali, i neo-sposi hanno visitato il parco nazionale Queen Elizabeth appoggiandosi al tour operator locale, Gorillas and Wildlife Safaris. I loro corpi e quello della loro guida ugandese sono stati ritrovati riversi sulla strada vicino alla loro macchina, completamente bruciata a Nyamunuka, lungo la strada del lago Katwe.

Due giorni prima che i turisti venissero uccisi, il presidente ugandese, Yoweri Museveni, aveva avvertito che si sarebbero potuti verificare nuove aggressioni in risposta ad attacchi dinamitardi sventati dalle forze dell’ordine ugandesi. ADF aveva preso di mira due chiese a Kabibi, villaggio che dista solamente una cinquantina di chilometri da Kampala. In seguito le forze armate ugandesi avevano bombardato postazioni del gruppo armato nel vicino Congo-K.

La corrucciata espressione del presidente ugandese Yoweri Museveni

E le previsioni di Museveni si sono tradotte in triste realtà. Anzi, uccidendo due stranieri e la loro guida, ADF sono ritornati alla ribalta su tutti media internazionali, procurando anche un danno economico non indifferente allo Stato. In seguito all’attacco terrorista sicuramente molti turisti cancelleranno i loro viaggi nel Paese e le visite e i safari nei parchi nazionali.

Il ministero degli Esteri britannico ha aggiornato i suoi consigli di viaggio per l’Uganda, avvertendo che “gli aggressori sono a tutt’oggi liberi” e sconsiglia “tutti i viaggi tranne quelli essenziali” nel Parco Nazionale Queen Elizabeth, aggiungendo che chiunque si trovi nel parco dovrebbe “seguire i consigli delle autorità di sicurezza locali”.

Uccisioni e sequestri nei parchi nazionali africani da parte di gruppi terroristi non sono nuovi. Risale al 1999 la strage avvenuta nel parco Bwindi in Uganda. Allora furono rapiti e massacrati 8 turisti (4 britannici, 2 americani e 2 neozelandesi) dagli estremisti hutu.

Nel 2018 sono stati rapiti due turisti britannici, mentre un ranger è stato barbaramente ucciso nel parco del Virungail più antico di tutta l’Africa, noto in precedenza con il nome di parco nazionale Albert, che si trova nella regione del nord Kivu. Mentre nel Benin sono stati sequestrati due turisti francesi e la loro guida nel 2019. Per non parlar dell’agguato nel Parco delle Giraffe in Niger nel 2020 e della brutale aggressione del 2022 nel parco transfrontaliero “W” nel nord del Benin, al confine con Niger e Burkina Faso.

Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
X: @cotoelgyes
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Imboscata parco nazionale Benin

Benin: turisti francesi rapiti, trovato corpo della loro guida

Niger: strage nel parco delle Giraffe

Cornelia Toelgyes

Giornalista, vicedirettore di Africa Express, ha vissuti in diversi Paesi africani tra cui Nigeria, Angola, Etiopia, Kenya. Cresciuta in Svizzera, parla correntemente oltre all'italiano, inglese, francese e tedesco.

Recent Posts

La pace può attendere: bloccati colloqui tra Congo-K e Ruanda

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 21 dicembre 2024 Niente pace – al meno…

16 ore ago

Il piano espansionista di Netanyahu vaneggia un Grande Israele

Dalla Nostra Inviata Speciale EDITORIALE Federica Iezzi Gaza City, 20 dicembre 2024 In Medio Oriente…

2 giorni ago

La guerra in Ucraina non dipende solo dall’invasione russa

Speciale Per Africa ExPress Raffaello Morelli Livorno, 12 dicembre 2024 (1 - continua) Di fronte…

3 giorni ago

Benin, pannelli solari a gogo rendono energicamente indipendente la nuova avveniristica struttura sanitaria

Africa ExPress Cotonou, 18 dicembre 2024 Dall’inizio di settembre 2024 è attivo il Centro Ostetrico…

3 giorni ago

Sul potere dei maratoneti africani non tramonta mai il sole: dall’Arabia alla Europa alla Cina

Dal Nostro Corrispondente Sportivo Costantino Muscau 17 dicembre 2024 Un festival panafricano. In Arabia, Europa,…

4 giorni ago

Maschi impotenti e aborti spontanei: in Namibia popolazione avvelenata da discarica delle multinazionali

Speciale per Africa ExPress Sandro Pintus 16 dicembre 2024 Due multinazionali sono responsabili della disfunzione…

6 giorni ago