Costantino Muscau
9 ottobre 2023
E’ stata una corsa al record, ma soprattutto all’oro, anzi al dollaro, la 45esima edizione della ambitissima maratona di Chicago.
E Kelvin Kiptum, 23 anni, keniano, domenica 8 ottobre, alle 16.30 circa (ora italiana) ha fissato il nuovo primato mondiale sui 42,195 km e ha messo in tasca 150 mila dollari: 100 mila per la vittoria, 50 mila di bonus per le 2 h00’ 35”, il tempo mai impiegato da un uomo a coprire la distanza di Fidippide.
Il giovane africano, col suo risultato straordinario, vicino al limite umano, ha detronizzato il suo “anziano” maestro rivale, il connazionale Eliud Kipchoge, 38 anni, mito vivente, tanto da essere chiamato sua maestà, sia per essere il detentore del record (2h01’09”, stabilito a Berlino lo scorso anno) sia per avere vinto due Olimpiadi consecutive e mirare alla terza nel 2024 a Parigi, dove troverà di nuovo il giovane sfidante.
“Preparatevi allo spettacolo” aveva annunciato. E così è stato, anche se neppure lui aveva previsto un tale evento.
Kelvin Kiptum, nato il 2 dicembre 1999, è cresciuto a pane e mezze maratone in quel di Eldoret, dove sorgono i campioni e la sua performance, a Chicago era attesa, ma ha superato ogni aspettativa.
E’ stato il primo a riconoscerlo. Sul traguardo ha dichiarato: ”Ero venuto per battere il record della corsa, non quello mondiale! Sapevo che un giorno o l’altro c’è l’avrei fatta ma non oggi. Ovviamente sono felicissimo”.
Kelvin era visto come il maratoneta del futuro perché a Londra, alla sua seconda maratona, il 23 aprile, aveva stupito il mondo dell atletica correndo in 2h01’25” sfiorando il primato di Eliud. Aveva esordito in questa massacrante distanza appena a dicembre 2022, a Valencia, in Spagna con il miglior debutto di sempre: 2:01’53”.
Ora domenica c’è l’ha fatta grazie al percorso piatto e scorrevolissimo, al clima fresco e alle…scarpe supertecnologiche, con piastre in carbonio, che – si scherza- farebbero piacere anche a Hermes, il messaggero degli dei.
“Ora dove arriverà?”, si domandano gli esperti. Sarà il primo a raggiungere vette un tempo inavvicinabili, ovvero a toccare le due ore e a sfondarle? Inutile dire che la sua prestazione ha oscurato tutti gli altri concorrenti di livello mondiale: il secondo, Benson Kipruto, 32 anni, keniano, pure lui, è arrivato tre minuti dopo in 2h04’02” (dollari 50 mila comunque), il terzo, Bashir Abdi, 34, belga-somalo, con 3 minuti e mezzo di ritardo, un posto che vale comunque 25 mila dollari.
La manifestazione di Chicago, svoltasi sotto un “tunnel umano” di oltre un milione e mezzo di spettatori (45 mila gli iscritti, 642 italiani) ha riservato cose dell’altro mondo anche fra le donne. La dominatrice, l’olandese di origini etiopiche, Sifan Hassan, 30 anni, segna il secondo tempo di sempre con 2h13’44”. Ed era alla sua seconda maratona, che le vale sempre 100 mila dollari. (I premi sono uguali per maschi e femmine).
Alle sue spalle una perdente velocissima, Ruth Chepngetich, 29 anni, un peso piuma sotto i 50 chili, alta 1,67, vincitrice nel 2021 e 2022, che ha fermato il cronometro su 2h15’37”. Inutile ricordare che anche lei è delle parti di Nairobi.
Cose “mostruose”, dunque, succedono alla maratona di Chicago, dove, comunque, si conferma lo strapotere dei maratoneti keniani, che dal 2010, tra uomini e donne, hanno vinto 16 volte.
Costantino Muscau
muskost@gmail.com
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