Speciale per Africa ExPress
Angus Shaw
Harare, 25 settembre 2023
Non c’erano alcolici sull’EgyptAir, da Johannesburg al Cairo a Roma, e così ho iniziato a leggere il miglior libro che mi si mai capitato su “Lucky” Lord Lucan, il conte scomparso nel 1974 dopo aver ucciso la tata dei suoi figli, “molto” britannica, a Londra.
Il libro “A Different Class of Murder” di Laura Thompson è ricco di dettagli finora poco noti sulle classi alte, storicamente brutali e sgradevoli. Lucan è scomparso e il suo corpo non è mai stato ritrovato. Dichiarato ufficialmente morto di recente, anche se per anni sono stati segnalati avvistamenti del conte in Zimbabwe.
La sua famiglia aristocratica, come molte altre con velleità coloniali, aveva un conto bancario Barclays a Bulawayo, che però non è mai stato toccato e rimasto in sospeso. Ci sono state affermazioni mai verificate che si nascondeva sulle montagne orientali di Nyanga, coltivando mele, e poi nella boscaglia selvaggia del circolo meridionale di Tuli, al confine con il Botswana.
Il mistero di Lucan ossessionò la stampa britannica al punto che a un mio amico che lavorava per il London Daily Mirror bastò dire che c’era stato un altro avvistamento in Africa meridionale per ottenere un viaggio tutto pagato per andare a trovare sua madre in pensione a Durban.
Con i segni del dollaro negli occhi, sognava di trovare Lucan un giorno: ci sarebbe stata una lauta ricompensa da parte dei magnati dei giornali dell’epoca.
Il libro di Laura Thompson mi ha aiutato a superare il mio viaggio di 36 ore verso Italia. Ormai è risaputo che ho una malattia che mi priva della mobilità e dell’indipendenza.
Tranne che sul campo da golf, handicap è una parola spregiativa, secondo gli etimologi. Storpio è peggio.
Zoppicare con un bastone da passeggio senza potersi spostare molto, figuriamoci velocemente è davvero una maledetta seccatura. Ma come dicono giustamente gli etimologi, tale disabilità può essere sopportata con nobiltà e coraggio.
Negli aeroporti moderni il punto A e il punto B spesso sono distanti chilometri. Bisogna usare sedie a rotelle, carrozzine elettriche e ascensori. Non provate le scale mobili da soli, perché se non vi rompete il collo salendo, ve lo romperete sicuramente scendendo. (Nella foto: l’aggeggio per salire e scendere dall’aereo).
I compagni di viaggio vi guardano con pietà, con risentimento quando venite portati in prima fila e con gelosia quando attraversate senza problemi i varchi diplomatici della dogana e dell’immigrazione.
Come sarebbe bello essere un vero VIP. Non uno con un’importanza rubata da elezioni truccate come quelli che conosco. VIP significa anche uno con soldi, molti soldi.
Gli amici dell’alta borghesia di Lord Lucan sono rimasti uniti. Era un tipo terribilmente rispettabile, non poteva essere stato lui. Sui suoi abiti dismessi è stato trovato del sangue. Forse si è buttato da un traghetto in partenza dalle coste britanniche. Questa è solo una supposizione. Potrebbe essersi anche imbattuto in un ladro e che tutto sia andato terribilmente storto, così è fuggito. Aveva debiti di gioco fin sopra il collo? Voleva forse liberarsi della sua difficile moglie?
Non lo sapremo mai. Ma è una bella storia – e io amo le storie.
Quando le cose si mettono male, dovrebbe sempre esserci una via d’uscita, un ponte sulle acque agitate. Di sicuro ho intenzione di dominare le strade acciottolate in salita della vecchia Ostuni per vedere la splendida vista sull’oceano che si apre davanti a me, con questo anziano signore che mi aiuta a rinfrescarmi in cima. Si tratta di Luigi Menazzi Moretti, che ha avviato l’attività familiare di produzione di birra 130 anni fa.
Ricominciare a vivere. Carpe diem. Cogliere il giorno, cogliere l’attimo come se fosse l’ultimo.
Angus Shaw
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Questo l’articolo originale in inglese:
Special for Africa ExPress
Angus Shaw
Harare, September 23th, 2023
No booze on EgyptAir from Joburg to Cairo to Rome and so I got stuck into the best book I’ve yet seen on ‘Lucky’ Lord Lucan, the earl of the realm who disappeared in 1974 after murdering his children’s very British nanny in London.
Laura Thompson’s “A Different Class of Murder” is full of hitherto little-known detail on the upper classes, historically a brutal and unsavoury lot. Lucan disappeared never to be found. Officially declared dead recently, sightings of the errant earl were reported on-and-off in Zimbabwe for years.
His aristocratic family, like many with colonial hankerings, had a Barclays bank account in Bulawayo but it wasn’t touched and duly went into abeyance. There were never-verified claims he was hiding in the eastern mountains of Nyanga, evidently growing apples, and then in the wild bush of the southern Tuli Circle bordering Botswana.
The Lucan mystery obsessed the British press to the extent that a friend of mine working for the London Daily Mirror only needed to say there had been another sighting in southern Africa to get an all-expenses-paid trip to see his mother retired in Durban. With dollar signs in his eyes, he dreamt of finding Lucan one day – there would be a bounteous reward from the newspaper moguls of the day.
Laura Thompson’s book helped me through my 36-hour journey to Italy. Well known by now is that I have an affliction that robs me of my mobility and independence.
Except on the golf course, handicap is a derogatory word, according to etymologists. Cripple is worse.
Hobbling around with a walking stick not being able to move very far nor very fast is a bloody nuisance. Correctly speaking, say the etymologists, such a disability can be nobly and bravely borne.
Fellow travellers look at you with pity, with resentment when you are taken to the front of the queues and with jealousy when you sail through diplomatic customs and immigration gates with no fuss.
How nice it would be to be a genuine VIP. Not one with an importance stolen from rigged elections like those I know. VIP also means one with very important money.
We’ll never know. But it’s a great story – and how I love stories.
When things get bad, there should always be a way out, a bridge over troubled water. I certainly intend to master the uphill cobbled streets of old Ostuni to see the beautiful ocean vista unfold before me with this old gentleman to help refresh me at the top. He is Luigi Menazzi Moretti who started the family beer-making business 130 years ago.
Start living again. Carpe diem. Seize the day, seize the moment as if it were your last.
Angus Shaw
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