26 maggio 2023
L’Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite (UNHCR) ha detto che la situazione in Malawi è estremamente preoccupante per i migranti nel Paese.
Il 17 maggio scorso il governo di Lilongwe ha arrestato 377 rifugiati, tra questi anche 117 bambini. In seguito le persone sono state trasferite con la forza nel campo per profughi di Dzaleka, allestito dalle autorità malawiane.
Molti rifugiati gestivano piccole attività commerciali, che gli permettevano di vivere dignitosamente. Ora le autorità hanno messo i sigilli ai loro negozi nel sobborgo di Lilongwe, la capitale del Malawi.
Il governo ha messo in pratica le drastiche misure al fine di raggruppare tutti rifugiati in un campo. Con una direttiva del 17 marzo scorso, le autorità hanno ordinato a tutti i rifugiati e richiedenti asilo che vivono nelle aree urbane e rurali, di tornare volontariamente al campo entro il 15 aprile 2023; in caso contrario avrebbero rischiato l’arresto.
Il portavoce del ministero per gli Affari interni, Patrick Botha, ha fatto sapere che 920 rifugiati, che si erano insediati altrove, sono stati riportati a Dzaleka.
Il governo ha accusato i rifugiati di aver lasciato il campo senza seguire le procedure adeguate. L’operazione di rastrellamento è iniziata a Lilongwe ed è stata estesa anche ad altri distretti. “Trattantosi di una questione di sicurezza nazionale, al momento attuale il governo non è in grado di fornire una tempistica. Procederemo finché tutti gli stranieri non saranno ritornati a Dzaleka”, ha specificato il portavoce. nel distretto di Dowa, a circa 60 km da Lilongwe.
Valentin Tapsoba, direttore dell’Ufficio regionale dell’UNHCR per l’Africa meridionale, ha chiesto nuovamente alle autorità di annullare il trasferimento forzato dei migranti, poiché le strutture presenti nel campo sono oltre il limite della capienza. “Non può accogliere altre persone in modo dignitoso”, ha sottolineato Tapsoba.
Secondo l’UNHCR, il campo ospita attualmente oltre 50.600 persone, ma è stato concepito per l’accoglienza di 12.000. I rifugiati provengono principalmente dalla Repubblica Democratica del Congo, dal Burundi e dal Ruanda.
Botha, pur riconoscendo il sovraffollamento del campo, ha negato categoricamente che il suo governo sta abusando dei diritti dei rifugiati. “Stiamo trattando tutti in modo dignitoso, stiamo verificando lo status di rifugiato e il permesso di soggiorno di ognuno di loro”.
Africa ExPress
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