Abuja, 9 maggio 2023
Ci risiamo. Domenica mattina, un folto numero di credenti è stato rapito nel Kaduna State, nel nord-ovest della Nigeria, durante la funzione domenicale nella chiesa battista “Madalla” di Bege, nel distretto di Chikun.
L’Associazione cristiana della Nigeria ha confermato il fatto ai giornalisti ieri mattina.
Un gruppo di uomini armati ha fatto irruzione nella chiesa verso le 09.30 il 7 maggio scorso e ha costretto 40 persone a seguirli. E, secondo quando riportato ai giornalisti dal reverendo John Hayab, 15 fedeli sono poi riusciti a scappare.
A tutt’oggi 25 ostaggi sono ancora in mano agli assalitori, fatto confermato anche dalla polizia di Kaduna, che però non ha voluto rilasciare commenti.
I rapimenti sono diffusi nel nord-ovest e nel centro della Nigeria. Gli ostaggi vengono tenuti nascosti in vaste foreste in attesa del pagamento di un riscatto. Ma aggressioni e contrasti accadono anche per dispute tra le varie comunità.
Il mese scorso sono state brutalmente ammazzate 33 persone in un villaggio, sempre nel Kaduna state. Uomini armati hanno attaccato i residenti per un conflitto di pascolo e delle risorse idriche, sorto tra pastori e agricoltori.
L’anno scorso, invece, alcuni assalitori hanno aperto il fuoco su una chiesa cattolica nell’Ondo state (sud-ovest), uccidendo almeno 40 persone.
L’insicurezza è tra i problemi prioritari che il neo eletto presidente, Bola Tinubu, dovrà affrontare, non appena presterà giuramento, cerimonia prevista per la fine di questo mese.
La tornata elettorale del 25 marzo scorso è stata ampiamente contestata dai maggior avversari di Tinubo, dello stesso partito (All Progressives Congress), del capo di Stato uscente, Muhammadu Buhari. Tinubo è poi stato proclamato vincitore dalla Commissione elettorale nazionale indipendente il 1° marzo 2023.
I due maggiori avversari, Atiku Abubakar, di People’s Democratic Party (PDP), principale partito di opposizione, e Peter Obi esponente del Labour Party, hanno presentato ricorso. La prima udienza si è svolta ieri in un tribunale di Abuja. I giudici finora hanno ascoltato le dichiarazioni degli avvocati che rappresentano i partiti di opposizione.
Per la legge nigeriana, una elezione può essere invalidata solo se si dimostra che l’organo elettorale nazionale non ha rispettato la legge in misura significativa e ha agito in modo da alterarne il risultato. In Nigeria nessun risultato delle elezioni presidenziali è mai stato annullato dalla Corte Suprema.
Ma queste sono state elezioni particolari, come hanno sottolineato anche gli analisti, a causa dell’ampio uso della tecnologia nel processo elettorale.
Insomma è tutto da vedere, anche se, va precisato, i processi generalmente si protraggono per mesi e mesi, ma l’investitura di Tinubu è prevista per il 29 di maggio 2023.
Africa ExPress
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