Francesco Cosimato
Milano, 6 maggio 2023
Il fatto che in questi giorni si faccia un gran parlare di offensiva Ucraina contro i russi per riconquistare i territori perduti mi induce a analizzare alcuni elementi che sembrano sfuggire agli estensori di contributi audio, video e scritti sui media mainstream.
La prima e più ovvia considerazione è che le offensive non si annunciano, non ha senso annunciare una cosa che può essere definita come una manovra militare, complessa, onerosa, piena di variabili e difficoltà. Il martellamento continuo su questo tasto, unito alla certezza della vittoria finale, rischia di apparire poco serio e di inficiare anche gli evidenti obiettivi propagandistici.
In ogni caso non escludo che, più avanti, si annunci anche in pompa magna l’effettivo avvio dell’operazione. Tante sono le notizie false che le avverse propagande hanno diffuso confidando che la pubblica opinione non avesse memoria.
Una seconda considerazione che mi sembra pertinente è che anche i russi avevano dichiarato di preparare un’offensiva, ormai già l’anno scorso, per qualche ragione questa cosa non sembra più d’interesse dei media occidentali, eppure la sproporzione tra il potenziale militare russo e quello ucraino suggerirebbe questa seconda ipotesi come più plausibile.
Evidentemente gli obiettivi propagandistici occidentali hanno interesse a nascondere questo fatto.
La terza considerazione, che a mio avviso è la più pertinente ed importante, riguarda le componenti necessarie a pianificare, organizzare e condurre un’offensiva. Si deve tenere presente che un’offensiva generalizzata che conduca alla vittoria finale richiede un consistente potere terrestre, aereo e navale.
Non sono disponibili informazioni utili a quantificare un rapporto di superiorità di tre ad uno a favore degli ucraini sul piano terrestre, ma sicuramente non esiste un corrispondente potere navale ed aereo si Kiev.
L’Ucraina non è mai stata una potenza navale, quindi non dispone di una flotta da spendere in un piano così importante. È nota la carenza di velivoli da superiorità aerea che, da soli, non bastano a conquistare il predominio del cielo, talché anche i leader occidentali devono farsela in treno per arrivare a Kiev.
Da un punto di vista squisitamente tecnico, la realizzazione di un’offensiva ucraina decisiva e vittoriosa potrebbe diventare un importante caso di studio per le scuole di guerra di tutte le forze armate del mondo.
La considerazione conclusiva riguarda l’obiettivo di questa propaganda, che ci ricorda quella analoga dello scorso anno, che anche all’epoca annunciava la vittoriosa offensiva ucraina.
L’obiettivo di questa campagna mediatica è quello di mantenere nell’opinione pubblica la convinzione che gli ucraini vinceranno presto e che, altrettanto velocemente, i russi scompariranno presto. Così come nessun piano resiste al nemico, nessuna campagna informativa resiste al tempo.
Francesco Cosimato*
f.cosimato@gmail.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA
*Generale in congedo con una quasi quarantennale esperienza militare, quattro missioni all’estero e molte attività internazionali. Già Public Affairs Officer in seno alla NATO. Presiede un Centro Studi strategici (www.centrostudisinergie.eu)
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