Khartoum, 18 aprile 2023
La guerra per bande che devasta Khartoum sta investendo anche i diplomatici e le loro legazioni. Ieri è stato aggredito nella propria residenza l’ambasciatore dell’Unione Europea, Aidan O’Hara “Questo fatto costituisce una grave violazione della Convenzione di Vienna” ha twittato il ministro degli esteri della UE, Josep Borrell.
Secondo quanto riferito da Ali Baba, uno dei nostri stringer nella captale sudanese, gruppi di uomini armati, hanno sparato all’impazzata contro le palazzine che ospitano diverse ambasciate. Presa di mira anche la legazione italiana, cui sono state “accecate” a colpi di mira le telecamere di sorveglianza. Stessa sorte agli “occhi” dell’ufficio degli olandesi, ma il tentativo di intrusione non è riuscito. Il cancello della loro residenza è stato sfondato, poi gli assalitori si sono fatti consegnare le chiavi delle auto che hanno portato via.
I miliziani sono entrati nella cancelleria giapponese e nella residenza dell’ambasciatore. Hanno poi sparato alle gambe dell’autista. Irruzione anche nell’ambasciata norvegese e nella residenza dell’ambasciatore del Kuwait.
Tentato l’ingresso (respinto) anche a casa di un diplomatico americano.
Secondo un funzionario africano a Khartoum, sentito al telefono da Africa ExPress, “gli autori di questi assalti sarebbero islamisti travestiti da uomini del Rapid Support Forces, cioè travestiti da janjaweed. I paramilitari hanno buoni rapporti con la UE e con l’Italia. Perché mai dovrebbero prendersela con i loro amici?
Il ministero degli esteri sudanese ha chiesto ai rappresentanti stranieri di non muoversi se non in caso di assoluta necessità.
Aggiornamento ore 23.15
Wim Fransen, di nazionalità belga, alto funzionario dell’Unione europea, responsabile degli aiuti umanitari in Sudan, è stato ferito gravemente nella capitale Khartoum domenica sera.
Fransen è stato dato per disperso nella serata di domenica, mentre si stavano nuovamente intensificando i combattimenti tra l’esercito comandato dal presidente del Consiglio sovrano, al-Burhan, e le RSF, guidato da Dagalo.
I suoi colleghi della missione dell’UE a Khartoum hanno iniziato subito a cercarlo, temendo il peggio, fino a quando, martedì, lo hanno finalmente rintracciato. Le sue ferite sono gravi ma non è in pericolo di vita.
Non sono ancora chiare le circostanze durante le quali il funzionario è stato ferito. A Khartoum regna ormai il caos più totale . Le rappresentanze diplomatiche hanno chiesto al loro personale di evitare di uscire dalle proprie abitazioni.
Africa ExPress
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