Africa ExPress
12 aprile 2023
Il Kenya esulta, inizia il conto alla rovescia per il lancio del satellite Taifa 1 (che tradotto dallo swahili significa Nazione-1), interamente progettato e sviluppato da ingegneri kenioti. Le operazioni di messa in orbita saranno effettuate dal SpaceX Falcon 9 dalla base spaziale di Vandenberg in California (USA).
I test e la produzione delle parti sono stati effettuati in collaborazione con un produttore aerospaziale bulgaro.
ll ministero della Difesa, la Kenya Space Agency e l’Università di Nairobi hanno invitato i kenioti ad assistere al lancio del satellite, evento pubblico programmato per martedì 11 aprile tra le 08.00 e le 11.00. A causa del maltempo, il lancio è stato rinviato a stamattina, 12 aprile 2023.
Mentre una delegazione del governo del Kenya, guidata dal segretario del ministero della Difesa, Patrick Mariru, si recherà alla Vandenberg Space Force Station per assistere in diretta al lancio del satellite Taifa-1.
“La missione è un’importante pietra miliare”, hanno dichiarato il ministero della Difesa e la Kenya Space Agency in un comunicato congiunto, aggiungendo che “Contribuirà in modo significativo alla nascente economia spaziale del Paese”.
Una volta in orbita, il satellite potrà fornire dati per l’agricoltura, la sicurezza alimentare e la gestione delle risorse naturali come l’acqua e le foreste del Paese. Attualmente la siccità sta creando non pochi problemi al Kenya, dopo 5 stagioni di scarse precipitazioni.
Taifa 1 non sarà l’unico satellite africano a orbitare sopra la Terra. Nel 1998 l’Egitto è stato il primo Paese del continente a inviare un satellite nello spazio e, secondo Space in Africa, una società con sede in Nigeria che segue i programmi spaziali del continente nel 2022 almeno 13 Paesi africani hanno prodotto 48 satelliti. Tra questi figurano Etiopia, Angola, Sudafrica, Sudan. Nel 2018 il Kenya ha inviato il suo primo nano satellite nello spazio.
La società nigeriana ha riferito che dallo scorso novembre sono stati lanciati più di 50 satelliti africani, anche se nessuno dal suolo del proprio continente.
Recentemente Gibuti ha siglato un memorandum d’intesa con una società cinese, Hong Kong Aerospace Technology, per la realizzazione di una base spaziale nel Paese.
La futura struttura nell’ex colonia francese non è comunque la prima in Africa: già da tempo esiste il Centro spaziale Luigi Broglio con sede a Malindi, Kenya. E’ di proprietà dell’Università Sapienza di Roma ed è gestito dall’Agenzia Spaziale Italiana.
Attualmente il nostro centro provvede solamente al tracciamento di numerosi satelliti di varie agenzie (NASA, ESA e Agenzia spaziale cinese), ma dalla sua costruzione negli anni sessanta fino al 1988 sono stati lanciati in orbita 23 satelliti.
Il Progetto San Marco fu ideato e gestito da Luigi Broglio e, alla sua morte nel 2001, assunse il nome attuale.
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