Costantino Muscau
Milano, 2 aprile 2023
Straripante l’onda “nera” dei runner nelle strade di Milano. La ventunesima edizione della Enel Milano Marathon parla…..chiaro! Nove africani fra i primi dieci nella gara maschile, otto africane fra le prime dieci nella gara femminile.
La competizione milanese ha inaugurato, nella splendente mattinata domenicale del 2 aprile, la stagione delle grandi competizioni internazionali e ha subito ribadito chi saranno i dominatori anche nel 2023. A tagliare per primo il traguardo nel centro di Milano è stato, infatti, il giovanissimo Andrew Kemoi Rotich, classe 2000, stella nascente dell’atletica ugandese.
Al suo debutto sui 42,195 chilometri, Andrew ha segnato il tempo di 2h07’14” e ha dato 38 secondi di distacco al keniano Kattam Timothy Kipkorir e un minuto al ruandese John Hakizimana. Quarto l’etiope Gonfa Solomon Deksisa e quinto l’italiano tanto atteso (nato in Etiopia) Yeman Crippa, 26 anni, oro nei 10.000 metri, bronzo nei 5.000 metri agli Europei di Monaco di Baviera 2022 e ambasciatore dell’evento. Crippa, anche lui all’esordio sulla distanza, era reduce da un lungo allenamento in altura effettuato proprio in Kenya.
Il vincitore Kemoi Rotich fino al successo di Milano non si era mai cimentato in una maratona. Aveva, però, vinto alcune mezze maratone lo scorso anno, in Francia, nel mese di marzo, e in Olanda in settembre (terzo a Padova nel2021).
Dopo la vittoria olandese aveva dichiarato con molta modestia: “Sono un ragazzo normale, miro solo a far fare bella figura al mio Paese”. Già 2 anni prima, il giovane, che corre per un importante club nazionale (l’Arua Athletic) era finito nel mirino del governo ugandese, che sull’Atletica ha scommesso tanto. Già nel 2020, Andrew aveva dominato la corsa sui 10 km – sponsorizzata proprio da Kampala – in preparazione delle olimpiadi di Tokio.
La manifestazione milanese è diventata in 2 decenni una grande festa per il movimento internazionale del running, che riconosce nel capoluogo lombardo una delle sue capitali. Questo anche se questa maratona non rientra in nessuno dei circuiti maggiori mondiali (il cosiddetto Platinum Label), quali le corse di Boston, New York , Londra…
E anche se non sembra che riscuota un successo di pubblico paragonabile a quello che contorna simili eventi podistici in altre parti del mondo. L’unica consolazione può essere che si conferma la Maratona più veloce nel suolo italiano.
Nel settore femminile invece hanno avuto la meglio le gambe della matura (una veterana!) keniana Sharon Jemutai Cherop, 39 anni, vittoriosa in 2:26.13. Sharon, figlia di allevatori del distretto Marakwet, ha cominciato a correre all’età di 13 anni. La sua prima maratona risale al 2009 e il suo primo trionfo al 2010 a Toronto, seguito da quello di Torino nel 2012. Ora, nel suo curriculum, dopo la Mole, anche il Duomo…
Alle sue spalle l’etiope Dessi Ethelemahu Sintayehu, appena 22 anni, giunta a 17 secondi e poi la connazionale Emili Chebet Kipchumba, distanziata di circa due minuti.
Costantino Muscau
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