Africa ExPress
Sao Tomé, 31 marzo 2023
E’ stata intercettata ieri, a largo delle coste di Sao Tomé e Principe, la petroliera danese, battente bandiera liberiana, Monjasa Reformer (IMO: 9255878), attaccata dai pirati il 25 marzo scorso a sud del Golfo di Guinea, al largo delle coste del Congo-Brazzaville.
Secondo il comandante del porto autonomo di Pointe-Noire, Koua Ngoulou, la petroliera danese è arrivata in porto il 18 marzo, dopo alcuni giorni ha ripreso la navigazione.
Poi, nella notte del 25 marzo, la guardia di sicurezza del porto di Pointe-Noire è stato contattata dalla petroliera, comunicando che, appena saliti a bordo, tre uomini armati hanno preso possesso dell’imbarcazione.
Pochi istanti prima che le comunicazioni venissero interrotte definitivamente, l’equipaggio è riuscito far sapere che tutti i 16 membri si sarebbero rifugiati nella cittadella (settore della nave protetto e in grado di resistere a colpi di arma da fuoco).
La marina francese è riuscita a localizzare la Monjasa Reformer, ma purtroppo parte dei 16 membri dell’equipaggio è stata rapita dai pirati. L’armatore è la società Monjas, con sede a Federicia (Danimarca) ha spiegato in un breve comunicato che al momento dell’arrivo dei francesi, i malviventi avevano abbandonato la petroliera, portando con sé alcuni marinai. “Coloro che sono stati lasciati a bordo sono in buona salute e si trovano ora in un posto sicuro”, ha aggiunto, senza però precisare quanti uomini siano stati sequestrati e nessun dettaglio sulla nazionalità dell’equipaggio.
Infine l’armatore ha aggiunto che stanno lavorando con le autorità locali per ottenere quanto prima il rilascio degli ostaggi.
La petroliera è stata costruita nel 2003, è lunga 134,71 metri e ha una stazza lorda di 8.829 tonnellate, mentre la portata massima è di 13.702 tonnellate.
Secondo le autorità congolesi, l’attacco è stato commesso da tre uomini. Ma la missione franco-britannica MDAT-GoG (Maritime Domain Awareness for Trade Gulf of Guinea), ritiene che a bordo dell’imbarcazione che ha compiuto l’attacco c’erano ben cinque pirati.
Appena giunta la notizia del sequestro del natante, sono scattate immediatamente le ricerche. Una volta localizzato, i francesi non hanno constato danni alla petroliera e al suo carico.
A tutt’oggi Il Golfo di Guinea è il principale punto della pirateria marittima mondiale, anche se negli ultimi due anni gli attacchi sono diminuiti in modo significativo.
Il caso della Monjasa Reformer dimostra però che “i problemi della pirateria al largo della costa occidentale dell’Africa sono ben lungi dall’essere risolti”, ha dichiarato martedì l’Associazione degli armatori danesi.
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