Dal Nostro Corrispondente Sportivo
Costantino Muscau
19 marzo 2023
Ha colto con facilità la prima (mezza) Mela. Dagli altopiani orientali dell’Uganda ai saliscendi delle strade di New York. Dal mondo agro-silvo-pastorale e di abigeatari del suo popolo, i sebei, ai grattacieli di Manhattan e alla 7a Avenue.
Jacob Kiplimo, 22 anni, ha dominato la mezza maratona di New York (km 21,097, in 1:01:31) confermandosi il ragazzo prodigio dell’atletica ugandese e mondiale.
Da bambino andava a scuola di corsa a piedi nudi per 4 chilometri. A 15 anni, nel 2016, è stato il più giovane atleta a qualificarsi alle Olimpiadi. A 18 anni è diventato campione mondiale di cross, a 20 medaglia di bronzo ai Giochi di Tokio e ai Mondiali sui 10 mila metri, a 21 recordman della mezza maratona a Lisbona in 57’31”. E ieri, alla sua prima discesa in campo nelle strade della Grande Mela, ha vinto la 16a edizione della United Airlines New York City Half Marathon (ben oltre 25 mila gli iscritti!) intascando i 20 mila dollari di premio.
Jacob ha sconfitto il vento e il freddo, ma soprattutto il suo grande amico-rivale, il connazionale, quasi…compaesano, Joshua Kiprui Cheptegei, 26 anni, campione mondiale dei 10mila metri.
Joshua è originario del distretto Kapchorwa, confinante con quello di Bukwo, dove è nato Jacob. Entrambi i corridori, infatti, appartengono allo stesso gruppo etnico, i sebei, appunto. Una popolazione di poco più di 300 mila persone da dove è sbocciato un numero straordinario di campioni: bastino per tutti i nomi di Oscar Chelimo, Stephem Kiprotich, Victor Kiplangat… Chepetegei, però, ha avuto un’infanzia e una giovinezza meno dure: ha studiato lingue e poi si è arruolato in Polizia.
La rivalità (amichevole) fra i due è ormai nota. L’ultima loro sfida risale a circa un mese fa in Australia al “World Athletics Cross Country Championships Bathurst 23”. Anche in questa occasione l’aveva spuntata il più giovane Jacob: Joshua si era dovuto accontentare del terzo posto. A New York è giunto secondo col tempo di 1:02:09 e con 10 mila dollari di premio.
Insomma, re e viceré di New York con i colori giallo-rosso-nero dell’Uganda. Terzo si è piazzato il marocchino Zohuair Talbi, 27 anni, in 1h02’18” e a lui sono andati 5 mila dollari.
Gloria anche al Kenya, però, sulle strade americane. Fra le donne ha conquistato la mezza maratona Hellen Obiri, 33 anni, due volte campionessa mondiale sui 5000 metri. Ha battuto dopo un serrato duello l’etiope Senbere Teferi, 27, giunta prima nel 2022.
Il Kenya per la verità è sugli scudi anche in Italia, dove ieri si è corsa la 50° edizione della (mezza maratona) Stramilano. Il podio, infatti, è interamente targato Nairobi: l’oro sfavilla sul 19enne debuttante Cosmas Mwangi Boi con un tempo di 59’40”, seguito da Isaac Kipkemboi Too, 28 anni, (1h01’05”). La medaglia di bronzo va a Bernard Musau Wambua (1h04″57”). Podio doppio, in verità, perché brillano anche le donne del Kenya: al primo posto la giovane Gladys Cherop Longari.
Un etiope, sempre ieri, ha invece conquistato la maratona di Seoul: è Amedework Waleleng, 24 anni, che aveva dominato sempre nella capitale coreana appena 4 mesi fa e che al traguardo ha preceduto ben 4 suoi connazionali!
Insomma: da Ovest a Est, passando per il Nord (Italia) dovunque si corra non tramonta il sole africano.
Costantino Muscau
musost@gmail.com
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