Sandro Pintus
23 gennaio 2023
Manovre militari sono programmate tra il 17 e il 27 febbraio al largo del KwaZulu-Natal, tra Durban e Richards Bay. Le forze in mare saranno la Marina del Sudafrica con quelle di Russia e Cina.
“L’esercitazione prevista porterà benefici a tutti i Paesi coinvolti – ha dichiarato in una nota la ministra della Difesa sudafricana, Thandi Modise -. Ciò è possibile attraverso l’interoperabilità dei sistemi navali, il potenziamento dei sistemi congiunti di gestione dei disastri, la cooperazione marittima e le esercitazioni antipirateria”.
Secondo Modise la manovra navale, nota come “Esercitazione Mosi II”, servirà come piattaforma per condividere capacità operative, competenze ed esperienze dei tre Paesi. Questa è la seconda esercitazione militare di questo tipo con le tre forze navali. La prima si è tenuta nel novembre 2019 a Città del Capo.
A un anno dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina ai sudafricani queste manovre militari suonano molto stonate. Anche se il Paese, rappresentato da Cyril Ramaphosa dal 2018, si è sempre rifiutato di condannare l’occupazione dichiarandosi neutrale.
Ma ci sono voci critiche su queste esercitazioni. Tra i contrari anche Greg Mills e Ray Hartley, sudafricani, rispettivamente direttore e responsabile della Ricerca nella Brenthurst Foundation. In un articolo al vetriolo pubblicato sul sito della Fondazione accusano il Sudafrica di immoralità. “L’Ucraina sta combattendo per la propria sopravvivenza contro l’aggressione russa, quindi queste manovre militari sono immorali”, scrivono i due analisti.
Secondo Mills e Hartley in un recente sondaggio l’80 per cento dei sudafricani ha condannato l’invasione russa. Questa maggioranza ha anche dichiarato che il Sudafrica dovrebbe offrire sostegno a un Paese invaso dal suo vicino.
Secondo la Brenthurst Foundation per la Marina sudafricana queste esercitazioni sono anche inutili e poco pratiche perché possono utilizzare solo una fregata in ruolo marginale. “Manovre militari internazionali richiedono Marine competenti e operative e il Sudafrica non lo è, al momento – si legge -”. Le quattro fregate e i tre sommergibili acquistate attraverso il discusso Arms Deal (che vede accusato l’ex presidente Jacob Zuma di corruzione) non sono operative.
Per gli autori dell’articolo le esercitazioni navali non hanno niente a che fare con il reale apprendimento militare. Servono solo a dimostrare apertamente l’appoggio del Sudafrica alla Russia e questo sostegno a Putin, per la Russia, sarà una vittoria.
“Contrariamente alle affermazioni dei nostri critici, il Sudafrica non sta abbandonando la sua posizione neutrale sul conflitto russo-ucraino – afferma il dipartimento della Difesa -. Rimaniamo fermi nella nostra opinione che il multilateralismo e il dialogo siano la chiave per sbloccare una pace internazionale sostenibile. Continuiamo a esortare entrambe le parti a impegnarsi nel dialogo come soluzione al conflitto in corso”.
Sandro Pintus
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