Dal Nostro Corrispondente Sportivo
Costantino Muscau
Nairobi,10 dicembre 2022
È una svolta epocale per il calcio marocchino e africano quella segnata questa sera ai (quanto mai discussi) Mondiali del Qatar dai Leoni dell’ Atlante.
La nazionale di Rabat ha sconfitto per 1-0 il Portogallo, ha fatto piangere Cristiano Ronaldo (ormai gli sconfitti sono sempre e tutti in lacrime), ma soprattutto ha fatto sognare il Maghreb, il mondo arabo, un continente intero.
L’impresa straordinaria è che per la prima volta una rappresentativa africana (e araba, come ci tengono a sottolineare i media arabi, Al Jazeera in testa) ha raggiunto le semifinali dei Mondiali di calcio.
Per male che vada il Marocco sarà la quarta potenza calcistica mondiale. Per bene che vada… si vedrà dopo la sfida decisiva che mercoledì 14 dicembre la vedrà opposta alla Francia, per giocarsi la finale.
La vittoria della squadra africana è stata celebrata, ovviamente, dalla folla di circa 25 mila tifosi in delirio sugli spalti dello stadio Al Thumama.
Molti spettatori erano qatarioti, l’emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al Thani, d’altra parte, non ha mai nascosto le sue simpatie per i Leoni. Sono numerosi i video che che lo mostrano mentre con la sua famiglia celebra il successo dei magrebini.
In Marocco e nel mondo arabo il fischio finale dell’arbitro è stato un tutt’uno con lo sventolare di bandiere, gente in strada, canti, cortei assordanti di auto. Anche il presidente palestinese Mahmoud Abbas e del Senegal, Macky Sall, hanno voluto condividere la soddisfazione dell’impresa pallonara, che ha assunto i toni di una orgogliosa rivendicazione di identità e di una forma di riscatto.
In Italia le manifestazioni di giubilo hanno coinvolto migliaia e migliaia di marocchini in molte città, sfidando anche freddo e nebbia, spesso sventolando altri vessilli africani e palestinesi.
A Torino, il punto di raccolta dei festanti è stato corso Giulio Cesare, uno dei quartieri dove la comunità magrebina è più elevata. Così è avvenuto a Roma, dove Centocelle, capitale si è trasformata in una Medina. A Bologna, Piazza Maggiore è stata invasa da bandiere rosse con il pentagramma verde.
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