Costantino Muscau
6 dicembre 2022
Qualificazione storica per i Leoni dell’Atlante in Qatar. Il Marocco per la prima volta accede ai quarti di finale dei campionati del mondo. Per la prima volta la rappresentativa calcistica magrebina è tra le prime otto del pianeta.
Sospinta da quasi 30 mila tifosi letteralmente invasati in maglia rossa, questa sera all’Education City Stadium della municipalità Al Rayyan, ha sconfitto ai rigori ed eliminato la più titolata nazionale spagnola.
Erano arrivate in 5 le nazionali africane a disputarsi la Coppa del Mondo in Qatar: Camerun, Ghana, Senegal, Tunisia e ovviamente il Marocco, guidato da Walid Regragui, 47 anni, divenuto così il primo allenatore africano a condurre un Paese del continente nero ai quarti di finale.
Tutte si sono fermate agli ottavi, il Marocco invece si conferma l’unica opposizione allo strapotere calcistico delle squadre europee o sudamericane. Le altre nazionali infatti sono Brasile, Argentina, Portogallo, Croazia, Inghilterra, Svizzera, Francia, Olanda.
L’eroe della serata magica è stato il portiere Yassine Buonou, detto Bono, 31 anni, che ha parato due rigori: è cittadino canadese e gioca da 10 anni proprio in Spagna, nel Siviglia, (dopo Atletico, Saragozza e Girona) così come il compagno Youssef En-Nesyri, 25 anni.
Nato a Montreal, Bono è tornato nella terra dei genitori a 2 anni.
Nel 2020 ha battuto l’Inter in Europa League. Prima della partita contro il Belgio, Bounou era sceso regolarmente in campo con i compagni, aveva cantato l’inno nazionale, ma poi aveva chiesto il cambio senza neppur cominciare la partita.
Questo perché aveva avuto un leggero malore che gli aveva provocato delle vertigini. Contro la Spagna, in verità, parando due rigori, le vertigini le ha fatte venire alle furie rosse di Madrid.
Bono è considerato il leader della squadra nazionale, assieme a quello che ha siglato il gol del K.O.: un giovane nato da genitori marocchini proprio nella penisola iberica, a Madrid, Achraf Hakimi, 24 anni, difensore del Paris Saint-Germain.
Nella grande squadra del Marocco c’è anche un italiano, Walid Cheddira, 24 anni, nato a Loreto , attaccante del Bari.
L’originalità – chiamiamola così – della nazionale marocchina è proprio unica: la formazione scesa in campo, prima delle sostituzioni avvenute durante lo svolgimento dell’incontro finito 0-0 dopo i tempi supplementari, era composta da giocatori tutti impegnati all’estero: in Italia, Francia, Inghilterra, Spagna. Turchia.
Domenica scorsa dopo la vittoria sul Belgio, la festa dei fans magrebini a Bruxelles si era trasformata in una rivolta sociale, con scontri e devastazioni.
Le celebrazioni dopo il trionfo sulla Spagna sono “esplose” anche in diverse città italiane, ma senza incidenti.
Le celebrazioni dopo il trionfo sulla Spagna sono “esplose” a livello internazionale.
Le immagini sui social – ha scritto l’Ansa – mostrano una folla oceanica scesa in piazza nella capitale Rabat, mentre altri filmati mostrano festeggiamenti a Losanna e sulle Ramblas a Barcellona (in Catalogna vivono 300.000 marocchini, un terzo di tutta numerosa comunità residente in Spagna). Ovunque fumogeni, petardi e bandiere rosse con la stella. Marocchini in strada anche a Parigi, a Amiens, ma anche a Nizza e a Rouen.
In Italia centinaia di marocchini hanno invaso le strade a Milano, Torino, Parma, Prato…A Milano gioia incontenibile in corso Buenos Ayres, e nell’area dei grattacieli, in piazza Gae Aulenti. Petardi e fuochi d’artificio in altre parti della città. In piazza Gae Aulenti un gruppetto di tifosi, però, ha preso a calci dei divanetti bianchi, tavolini in plastica, parte dell’arredo esterno e bottiglie tirandoli verso la zona del maxischermo e lanciando per aria rifiuti e pezzi di carta.
Il video che riprende questi atti di intemperanza è stato subito commentato dal ministro Matteo Salvini: “Così festeggiano a Milano… Mi auguro che i responsabili vengano identificati e ripaghino tutti i danni”.
Prima della partita, Salvini aveva dichiarato che avrebbe tifato per la Spagna. La Questura milanese, tuttavia, in un suo comunicato non parla di avvenuti disordini o criticità.
Tornando al calcio giocato, ora tutti si domandano: fin dove arriveranno questi Leoni dell’Atlante dimostratisi insaziabili? Riusciranno il 10 dicembre a divorare il Portogallo, prossimo avversario, che ha demolito la Svizzera per 6-1?
Costantino Muscau
muskost@gmail.com
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