4 dicembre 2022
E’ stato liberato il 23enne studente nigeriano finito nelle grinfie dei servizi, perché in un tweet aveva osato criticare la first lady, Aisha, moglie del presidente Muhammadu Buhari, ex golpista del 1983.
Aminu Mohammed è stato arrestato all’inizio di novembre, più di cinque mesi dopo aver postato su Twitter una foto della moglie del capo di Stato con una didascalia in lingua hausa: “La mamma è ingrassata mangiando i soldi dei poveri”.
Studente dell’università di Dutse, Jigawa State, nel nord della Nigeria, Aminu è stato portato ad Abuja, senza che i suoi genitori ne fossero informati. La sua famiglia ha denunciato presunti abusi subiti dalla polizia.
La polizia ha dichiarato che il giovane potrebbe essere accusato di diffamazione e cyberstalking, contravvenendo alla sezione 391 del Codice penale nigeriano, reati per i quali si rischia una condanna fino a due anni di galera.
Lo studente era stato citato in giudizio davanti a Yusuf Halilu, giudice dell’Alta Corte del Territorio Federale della Capitale. Allora il magistrato aveva respinto persino la libertà condizionata, richiesta inoltrata dall’avvocato dello studente, per poter sostenere gli esami universitari.
Una settimana fa Amnesty International aveva lanciato un appello, chiedendo l’immediata liberazione del giovane. L’arresto di Aminu ha suscito indignazione in tutta la Nigeria, in particolare sui social network, cosicché la first lady si è vista costretta a fare marcia indietro.
E’ stata infatti la moglie di Buhari, Aisha, in persona ad aver denunciato il giovane per diffamazione al tribunale di Abuja qualche settimana fa.
Aminu è stato poi rilasciato venerdì scorso dopo il ritiro della querela. Il giudice che si è occupato del caso, ha approvato la decisione della first lady, ma ha sottolineato che è compito dei genitori sorvegliare l’operato dei propri figli.
Negli ultimi giorni, anche diverse personalità, che nell’ottobre 2020 sono state in prima linea nelle proteste contro la violenza della polizia e il malgoverno, hanno supportato Aminu Mohammed.
Mentre l’’Associazione Nazionale degli Studenti della Nigeria, uno dei maggiori sindacati studenteschi del Paese aveva annunciato una mobilitazione nazionale a partire da lunedì, per chiedere il suo rilascio.
Africa ExPress
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Merci de nous faire vivre de la manière dont se font les choses au Nigérian. Même le dépendant de ceux qui sont au pouvoir manipulent ce pouvoir là pour indimider le bas peuple.