Sventato nella notte un colpo di Stato a Sao Tomé e Principe

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Africa ExPress
25 novembre 2022

Si è concluso con quattro arresti il tentato colpo di Stato, che si è consumato la notte scorsa a Sao Tomé e Principe, piccolo Stato insulare a largo delle coste occidentali dell’Africa.

Secondo quanto riferisce il primo ministro, Patrice Trovoada, in carica dall’8 novembre 2022, un golpe è stato sventato grazie alla “risposta efficace e professionale” delle forze di sicurezza.

Patrice Trovoada, primo ministro di Sao Tomé e Principe

Trovoada ha spiegato che poco dopo la mezzanotte quattro uomini hanno attaccato la base militare con l’obiettivo di sequestrare le armi e consegnarle a persone in un furgone parcheggiato all’esterno.

Le forze di sicurezza hanno reagito immediatamente, ingaggiando un aspro scontro con gli aggressori . Durante l’operazione, terminata alle 06.00 di questa mattina, sarebbe stato leggermente ferito un tenente.

Quattro uomini, tra cui il presidente uscente dell’Assemblea Nazionale, Delfim Neves, e Arlecio Costa, un ex mercenario già coinvolto in fallito putsch nel 2009, sono stati arrestati.

Fallito golpe a Sao Tomé e Principe

Un residente della capitale Sao Tomé ha riferito ai reporter di AFP di aver sentito per oltre due ore spari provenienti dall’interno del quartier generale dell’esercito.

Delfim Neves, presidente uscente dell’Assemblea nazionale, ha lasciato il suo incarico l’11 novembre con l’inizio della nuova legislatura, dopo le elezioni legislative del 25 settembre, vinte dal partito di centro-destra di Trovoada, Azione Democratica Indipendente (ADI).

Neves è stato eliminato anche al primo turno delle presidenziali del 18 luglio 2021, vinte da Carlos Vila Nova, che fa parte dello stesso raggruppamento politico di Trovoada. L’ADI ha ora la maggioranza assoluta in parlamento.

Arrestato anche Arlecio Costa, già accusato nel febbraio del 2009, quando era capo di un partito d’opposizione, di essere  a capo di tentativo di colpo di Stato. Era stato accusato, a ragione, di appartenere al gruppo di mercenari del South African Buffalo Battalion, sciolto nel 1993 a Pretoria. Non si conoscono i nomi delle altre persone finite in manette.

Il primo ministro ha assicurato che la situazione ora è calma e sotto controllo. Si stanno ancora cercando persone sospettate di essere coinvolte e non ha escluso che ci siano anche possibili complici all’interno delle forze armate.

Lo Stato insulare conta poco più di 210.000 abitanti, la maggior parte vive a São Tomé. La ex-colonia portoghese si trova nell’Oceano Atlantico, a largo dell’Africa centro-occidentale, nel Golfo di Guinea. E’ composta da una ventina di isole, le due maggiori sono São Tomé e Príncipe, che distano centoquaranta chilometri tra loro. Un terzo della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà.

São Tomé prende il nome dall’apostolo Tommaso, perché fu proprio il giorno della sua festa che i navigatori portoghesi, João de Santarém e Pedro Escobar, scoprirono l’isola nel lontano 1470. Allora era completamente disabitata. Per avviare una produzione agricola su larga scala della canna da zucchero, i portoghesi importarono personale dall’Angola, in un primo tempo uomini liberi, poi schiavi.

Ma i portoghesi affiancarono all’attività agricola un mercato ben più redditizio, quello del commercio di esseri umani sulle rotte atlantiche. L’arcipelago diventò così uno dei più importanti porti di smistamento degli schiavi, catturati sulle coste e nell’entroterra dell’Angola e del Congo e destinati poi alla colonia portoghese in Brasile.

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