Dal Nostro Corrispondente Sportivo
Costantino Muscau
25 ottobre 2022
Com’è allegra Venezia, anche un anno dopo, per i runners del Continente nero.
La 36° edizione della UYN Venicemarathon, corsa unica al mondo per lo scenario in cui si svolge, domenica 23 ottobre, è stata un festival africano. Protagonisti e interpreti: otto atleti nei primi posti al termine dei 42,195 km maschili, 6 donne nei primi posti della gara femminile. Con un Doge ugandese e una..dogaressa keniota.
Il vincitore proviene, infatti, da Bukwo, nell’Uganda orientale. E’ Munyo Solomon Mutai, 30 anni compiuti alla vigilia, che con 2h08’10” ha timbrato il nuovo primato della competizione.
Ha abbassato di 3 secondi il precedente record (2h08’13”) ottenuto nel 2009 dal keniano John Komen. Avrebbe fatto ancor meglio se al km 38 non avesse…sbagliato strada. Mai un ugandese aveva tagliato per primo il traguardo sulla monumentale Riva Sette Martiri.
Felice ed emozionato, Solomon si è inginocchiato subito dopo il traguardo per un attimo di raccoglimento. Era quasi incredulo: per Solomon si tratta della prima vittoriosa maratona della carriera, iniziatasi nel 2013 con il sesto posto alla BO classic di Bolzano. Evidentemente l’Italia gli porta bene: tre anni dopo è giunto 5° al Giro al Sas del Trentino. Se poi si mettono in conto i 6 mila euro di premio, la soddisfazione aumenta per il novello Doge di Venezia.
Domenica, alle sue spalle si è classificato il keniota Emmanuel Naibei, 39 anni, (2h09’41”), collezionista di secondi posti: è la quarta volta che giunge alle spalle dei vincitori nelle maratone da lui affrontate (ma vanta anche un successo a Lagos nel 2021).
Terzo, l’etiope Tefese Delelegn Abebe, in 2h09’54” in quello che è stato al maschile il podio più veloce di sempre. A dire il vero, Venezia ci sta facendo l’abitudine ai trionfi dei “neri”: anche lo scorso anno i primi tre venivano tutti dall’Africa, dal Kenya per la precisione.
La tripletta targata Nairobi quest’anno si è ripetuta tra le donne, tutta keniota: prima, in 2h28’12” (record anche per lei) la matura Lucy Karimi, 36 anni: nel 2015 conquistò la Stramilano. Seconda, Rebeca Kangogo Chesire, 30 anni, staccata di 1 minuto e 2 secondi. Anche lei nel 2015 a Milano brillò, ma nella mezza maratona; terza, Caroline Jebet Korir, 28 anni, distanziata di 1 minuto e 34 secondi. “Se con la vittoria di Mutai, l’Uganda entra per la prima volta nell’albo d’oro per nazioni della Maratona di Venezia – ha ricordato il Comitato organizzatore – il successo di Karimi porta a 14 le vittorie in campo femminile per il Kenya”.
Domenica si è gareggiato anche a Valencia, amata dai runners di lunga distanza come la città lagunare. Nella città spagnola si è svolta la mezza maratona, detta anche Medio Maraton Trinidad Alfonso. E’ considerata velocissima. Non è un caso che nel 2020 il keniano Kibiwott Kandie, 26 anni, abbia spiccato il volo in 57’32’‘ ottenendo il Record del Mondo sulla distanza.
Quest’anno Kibiwott si è ripetuto nella vincita dei 21,097 km, ma non nel tempo: ha fermato il cronometro a 58’10, che è pur sempre la settima prestazione mondiale di sempre.
Ora la stagione delle maratone si avvia a conclusione. L’appuntamento immancabile è per il 6 novembre con la corsa più famosa e ambita: quella di New York.
Costantino Muscau
muskost@gmail.com
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