ETIOPIA

La furia degli alleati etiopici-eritrei non si ferma: il Tigray a ferro e a fuoco, ucciso cooperante mentre distribuiva cibo

Africa ExPress
15 ottobre 2022

Ieri verso l’ora di pranzo droni degli alleati eritrei-etiopici hanno sganciato nuovamente bombe sulla città di Shiré (città nel nord ovest del Tigray, nella zona di Badme). Durante il vile attacco sono morti due civili e due operatori umanitari della ONG fondata nel 1933 da Albert Einstein, International Rescue Committee (IRC) sono rimasti gravemente feriti, mentre distribuivano cibo e beni di prima necessità a donne e bambini.

Questa mattina uno di loro è deceduto a causa delle gravissime lesioni riportate durante i bombardamenti.

Guerra in Tigray

La notizia è stata confermata dagli stringer di Africa ExPress secondo cui a Shirè i bombardamenti sono continui. Tutti centri sanitari e ospedali sono stati distrutti dalle bombe. Impossibile curare ammalati o prestare soccorso ai feriti.

Le stesse fonti ci hanno informato che le truppe eritree di invasione hanno passato il confine e sono sistemate a una trentina di chilometri dalla città di Shiré, nel villaggio di Adi-Daero.

Il TDF (Tigray Defense Forses), braccio armato di Tigray People’s Liberation Front che governa la regione nell’estremo nord dell’Etiopia, al confine con l’Eritrea, sta evacuando i civili verso Adua e Axum. Il nostro stringer ha inoltre sottolineato che i militari del Tigray rispondono in modo incisivo alle offensive degli eritrei e delle truppe etiopiche (Ethiopian National Defense Force).

La morte dell’operatore umanitario è stata battuta poco fa anche sull’account twitter di Simon Marks, un giornalista ben informato con base in Kenya.

Durante i conflitti la popolazione, in particolare donne e bambini, nonché gli operatori umanitari corrono enormi rischi; non dovrebbero mai essere presi di mira. Basti pensare che nel giugno 2021 sono stati brutalmente ammazzati tre cooperanti di Medici Senza Frontiere (MSF), tra loro anche una spagnola.

Intanto non è stata fissata ancora nessuna nuova data per la ripresa dei colloqui di pace. Il meeting organizzato dall’Unione Africana in Sudafrica per lo scorso fine settimana, è stato annullato all’ultimo momento e per ora tutto tace. Eccetto le bombe e i fucili che continuano a tuonare.

Africa ExPress
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Redazione Africa ExPress

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