Uganda: il presidente Museveni vieta agli stregoni di curare ebola

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Speciale per Africa ExPress
Cornelia I. Toelgyes
14 ottobre 2022

Il presidente dell’Uganda, Yoweri Museveni, al potere dal  1986, in un suo breve intervento alla TV di Stato mercoledì scorso, ha vietato ai medici tradizionali di curare le persone affette di ebola e ha fatto sapere alla popolazione che le persone sospette di aver contratto il micidiale virus devono sottoporsi alla quarantena. E, per evitare la propagazione della terribile e contagiosa patologia, ha ordinato in diretta televisiva alle forze dell’ordine di arrestare seduta stante chiunque dovesse rifiutare di sottostare alla misura di sicurezza.

Yoweri Museveni, presidente dell’Uganda

“Gli stregoni, i medici tradizionali non devono più curare i malati. Smettete di fare quello che state facendo”, ha tuonato Museveni. “Qui non c’è stregoneria. L’ebola è una malattia. Le comunità delle aree colpite devono sapere che si tratta di un virus mortale che si diffonde attraverso il contatto con la persona colpita”, ha poi aggiunto.

Museveni vuole evitare un lockdown nelle zone dove il virus si è manifestato finora. Va ricordato che durante l’emergenza covid-19 le scuole ugandesi sono rimaste chiuse per quasi due anni. E all’inizio del mese il presidente ha detto chiaramente : “Mercati, scuole e luoghi di culto rimarranno aperti”. Ma ha esortato la popolazione a osservare l’igiene personale e di evitare i contatti ravvicinati.

Le autorità ugandesi e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) hanno confermato il 20 settembre 2022 la presenza dell’epidemia di ebola di tipo “Sudan”, un ceppo relativamente raro.

Il virus dell’ebola, visto al microscopio

Finora sono morte 39 persone. L’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) ha fatto sapere che in 19 tra queste è stata accertata la presenza di ebola Sudan, mentre altre venti sono state classificate come “vittime probabili” della grave patologia. Le persone contagiate sono 54, altri 20 casi sono sospetti di aver contratto il virus, mentre 14 sono già state dichiarate guarite e 660, venute in contatto diretto con i malati, vengono monitorate dal personale sanitario.

Pochi giorni fa è stata registrata anche una prima vittima a Kampala. Secondo le autorità sanitarie ugandesi, non era un residente della capitale. L’uomo, dopo aver sviluppato i primi sintomi, è fuggito dal suo villaggio per farsi visitare da un guaritore tradizionale in un’altra zona. È poi morto in un ospedale della capitale venerdì scorso, ma il decesso è stato reso noto solo martedì scorso.

L’attuale ceppo di ebola Sudan ha finora colpito cinque distretti  nel Paese, tra questi Mubende, con epicentro nella sotto-contea di Madudu, Kyegwegwa, Kassanda , il distretto di Kagadi e di  Bunyangabu

I virus Ebola fanno parte della famiglia dei Filoviridae e del genere Ebolavirus, del quale esistono 5 ceppi: Bundibugyo ebolavirus, Reston ebolavirus, Sudan ebolavirus, Tai Forrest ebolavirus (che sostituisce il nome precedente Costa d’Avorio) e Zaire ebolavirus.

L’OMS ha spiegato che sono stati individuati sette precedenti focolai del ceppo Ebola Sudan, quattro in Uganda e tre in Sudan. In Uganda l’ultimo focolaio di Ebola Sudan risale al 2012, mentre quello di Ebola Zaire al 2019.

L’attuale ceppo di ebola Sudan ha finora colpito cinque zone del Paese, tra questi Mubende, con epicentro nella sotto-contea di Madudu, Kyegwegwa, Kassanda , il distretto di Kagadi e di Bunyangabu.

Uganda: ebola Sudan, operatori sanitari

Mercoledì scorso il governo ugandese ha organizzato a Kampala una conferenza ministeriale di emergenza a alto livello, in collaborazione con il Centro africano per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC Africa) e l’OMS, volta a una più stretta collaborazione con Paesi vicini e il controllo delle frontiere.

Al meeting hanno partecipato ministri della Sanità e alti funzionari governativi di Burundi, Repubblica Democratica del Congo, Kenya, Liberia, Ruanda, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania e Uganda. Al termine della conferenza tutti gli intervenuti hanno approvato le misure chiave, come sorveglianza della malattia, ricerca e  monitoraggio dei contatti, scambi di informazioni e quant’altro, per prevenire la diffusione transfrontaliera di ebola Sudan.

La malattia da virus Ebola è spesso fatale, ma ora sono disponibili vaccini e trattamenti. Il virus viene trasmesso all’uomo da animali infetti. Il contagio avviene attraverso i fluidi corporei e i sintomi principali sono febbre, vomito, emorragia e diarrea.

L’OMS ha dichiarato che la immunizzazioni ad anello delle persone ad alto rischio con il vaccino Ervebo è stata molto efficace nei recenti focolai nella Repubblica Democratica del Congo e altrove, ma che questo vaccino è stato approvato solo per proteggere contro il ceppo Zaire.

Alla fine della conferenza di mercoledì scorso a Kampala, il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus ha annunciato: “Diversi vaccini contro questo virus sono in fase di sviluppo. Due di questi potrebbero essere utilizzati per test clinici in Uganda già nelle prossime settimane, dipende ovviamente dall’approvazione del governo, in base all’etica normativa.

Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
@cotoelgyes
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