Africa ExPress
Riyad, 17 luglio 2022
“È straziante e deludente veder mettere convenienze e petrolio al di sopra dei principi, i valori e i diritti umani”. Così Hatice Cengiz, moglie del giornalista Jamal Khashoggi, ha commentato la visita del presidente americano Joe Baiden in Arabia Saudita.
Comunque alle fine, dopo infinite polemiche e critiche, Biden 15 luglio è arrivato lo stesso in Arabia Saudita. Ma al palazzo Al-Salam non ha stretto la mano insanguinata del Principe ereditario Mohammed Bin Salman, mandante dell’omicidio di Jamal Khashoggi.
Bruciato sul barbecue
Un commando di sicari su suo incarico ha sequestrato al consolato Saudita di Istanbul l’editorialista del Washington Post. Lì Khashoggi è stato turturato, smembrato in pezzi con una motosega e bruciato sul barbecue nel giardino della legazione diplomatica.
Per quell’orribile delitto portato a termine con ferocia ed atrocità raccapriccianti, Biden ha sfogato la sua rabbia (saudita) evitando contatti ravvicinati col Principe killer. Gli ha dato invece un cordiale bel pugno (mentre all’anziano Re Salman Al Saud ha stretto la mano).
Monito ridicolo
Biden è stato assai esplicito: “Ho detto, molto chiaramente, che un presidente americano taccia su una questione di diritti umani non è coerente con chi siamo e chi sono io. Mi batterò sempre per i nostri valori. Ho sollevato il caso Khashoggi all’inizio dell’incontro. Bin Salman mi ha detto di non essere coinvolto nella morte di Khashoggi e ha punito i colpevoli. Sono stato chiaro con il principe se dovesse ricapitare ne pagherebbe le conseguenze”.
Non è ben chiaro il senso di questa frase che suona stravagante e un po’ ridicola: cioè se dovesse capitare di nuovo? Ovverosia se il principe ereditario ordina ancora l’assassinio di un altro dissidente, lo fa a tagliare a pezzi con la sega elettrica e poi arrostisce il corpo sul braciere?
Il valore della coerenza
Chissà se Biden intendesse includere tra i suoi valori anche quello della coerenza. Tributare onori ad un principe criminale (che ha fatto assassinare un giornalista) e tenere in carcere a vita un giornalista (come Julian Assange) che quei crimini li ha sempre combattuti e denunciati, non è certo una gran bella dimostrazione di coerenza…
Il portavoce delle Forze Armate Iraniane, generale di brigata Abolfazl Shekarchi, sul Tehran Times ha commentato così: “Ma Joe Biden soffre di allucinazioni”?
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