Gedda 5 luglio 2022
L’annuale Hajj (pellegrinaggio) alla Mecca, in Arabia Saudita, si svolgerà quest’anno dal 7 al 12 luglio 2022. Il più grande raduno religioso annuale di persone che riunisce milioni di musulmani da tutto il mondo.
Una marea di gente che arriva che si dirige, come attirate da una calamita, verso un unico punto della Terra. Pellegrini internazionali e nazionali sono attesi per l’edizione del 2022 (nel 2019 hanno partecipato circa 2,5 milioni di persone).
Il numero storicamente è stato molto più alto; tuttavia, le autorità hanno posto un limite ai pellegrini a causa delle preoccupazioni per la diffusione del COVID-19. La novità dell’edizione 2022 è che l’ Arabia Saudita ha introdotto nuove regole per l’accesso ai luoghi di culto, i visitatori dovranno preventivamente prenotare le loro visite alla Mecca attraverso un sito web del governo, e non tramite agenzie di viaggio (che hanno pacchetti piuttosto salati che partono dai 7.000 dollari, salgono a 10.000 e poi ancora più su.
Una “lotteria automatizzata” effettuerà l’estrazione designando il numero ristretto di autorizzati (non più di 1 milione) che potranno partecipare. Come ogni anno da 14 secoli, i pellegrini musulmani si raduneranno alla Mecca per eseguire rituali basati su quelli condotti dal profeta Maometto durante la sua ultima visita alla città.
L’esecuzione di questi rituali, noti come Hajj, è il quinto pilastro dell’Islam e la manifestazione più significativa della fede islamica. Intraprendere l’Hajj almeno una volta nella vita è un dovere per i musulmani che sono fisicamente e finanziariamente in grado di sostenere il viaggio alla Mecca (mentre l’”Umrah”, che è un pellegrinaggio minore, può essere intrapreso in qualsiasi momento dell’anno).
L’hajj consiste in una serie di riti religiosi che vengono completati nell’arco di cinque giorni nella città più sacra dell’Islam, La Mecca, e nelle aree circostanti dell’Arabia Saudita occidentale.
Per partecipare all’Hajj quest’anno, le persone devono avere meno di 65 anni ed essere completamente vaccinate contro COVID-19.
I pellegrini che vengono dall’estero sono tenuti a presentare un risultato negativo del test COVID-19 raccolto entro 72 ore prima della partenza per l’Arabia Saudita.
L’accesso ai luoghi santi di Mona, Muzdalifah e Arafat sarà limitato a coloro che hanno i permessi Hajj per la durata del pellegrinaggio (chiunque tenterà di eseguire l’Hajj senza il relativo permesso sarà multato con un’ammenda di 2.665dollari).
È probabile che una maggiore sicurezza e interruzioni localizzate del trasporto siano possibili in prossimità dei luoghi santi.
La maggior parte dei pellegrini volerà probabilmente all’aeroporto internazionale King Abdulaziz (JED) di Gedda e all’aeroporto internazionale Prince Mohammad bin Abdulaziz (MED) di Medina (molti sono già arrivati dall’ Indonesia, dalla Malesia e dall’India). Gli aeroporti sono attrezzati per far fronte al grande afflusso di viaggiatori e il personale di sicurezza aggiuntivo e i soccorritori di primo intervento si schiereranno in tutte le province della Mecca e Medina.
I titolari di visto Hajj sono limitati a viaggiare tra Gedda, Medina e La Mecca, con il divieto ai non musulmani di entrare alla Mecca e al centro di Medina. Quindi, l’impatto operativo al di fuori di quelle città sarà probabilmente minimo.
Prima della pandemia, i pellegrinaggi musulmani ed il turismo religioso erano una delle principali fonti di gettito per l’Arabia Saudita (che portavano circa 12 miliardi di dollari all’anno nelle casse statali) per il quale il Regno ha stanziato oltre 8o miliardi di dollari, investiti principalmente nella ristrutturazione della grande moschea di La Mecca, l’ampliamento di un albergo con 10 mila camere nei pressi del luogo di culto, nonché il potenziamento della tratta ferroviaria La Mecca–Medina.
L’Arabia Saudita ha quindi due delle cose più importanti del mondo arabo: La Mecca e Medina, dove si trovano le Due Sacre Moschee (il cui custode è l’anziano Re Salman Al Saud) che sono la Casa di Dio e la Moschea del Profeta che rappresentano l’Islam. Secondo il Corano, la religione del rispetto e della fratellanza.
L’Unica nota stonata è il figlio del custode delle due Sacre Moschee: il principe ereditario Mohammed Bin Salman, tristemente noto per essere il mandante dell’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi (sequestrato, torturato, assassinato, segato in pezzi con una motosega e bruciato da una squadra di sicari inviati dal principe sul barbecue del Consolato dell’Arabia Saudita di Istanbul). L’uomo che, con un certo azzardo, qualcuno ha definito “l’artefice del rinascimento saudita”.
Africa Express
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