SUDAFRICA

La vendetta della natura, ucciso con un colpo in testa un cacciatore che ammazzava per “passione” leoni ed elefanti

Speciale per Africa ExPress
Sandro Pintus
3 luglio 2022

L’inseguitore è diventato preda. Ma non dei leoni che voleva uccidere. Famoso in tutto il mondo e soprattutto in Sudafrica per i suoi trofei, Riaan Naude, 55 anni, cacciatore sudafricano di professione è morto ammazzato.

Riaan Naude con alcuni trofei di animali in via di estinzione

Secondo le prime ricostruzioni del World Animal News pare che sia stata una vera e propria esecuzione. Anche se non ci sono certezze. Il cacciatore si stava dirigendo verso il Kruger Park nella regione del Limpopo, quando si è dovuto fermare per un guasto all’auto. È stato avvicinato da due uomini che lo hanno freddato con un colpo alla testa.

Sono famose le foto con le sue prede/trofeo: leoni, giraffe, elefanti, rinoceronti trucidati. Odiato dagli ambientalisti, con la sua morte sono esplosi i post contro di lui. Tutto il pianeta si è scatenato sul web in varie lingue: “Il cacciatore è  stato cacciato”. “#RiaanNaude il bastardo che ha ammazzato animali in Africa è stato ammazzato con un colpo alla testa. Ciao pezzo di fango”.

#RiaanNaude ha fatto la stessa fine degli innumerevoli e meravigliosi animali che ha sterminato. Spiace. Per gli animali. Cià, ‘sa bevémo?”

“Secondo quanto riferito, il cacciatore di trofei Riaan Naude è stato ucciso. Alleluia”

Riaan Naude era noto per la sua passione per la caccia grossa e per l’organizzazione di safari per facoltosi turisti dal grilletto facile. Con la stessa intensità era odiatissimo dagli ambientalisti per la strage di animali in via di estinzione.

Sandro Pintus
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Sandro Pintus

Giornalista dal 1979, ha iniziato l'attività con Paese Sera. Negli anni '80/'90 in Africa Australe con base in Mozambico e in seguito in Australia e in missioni in Medio Oriente e Balcani. Ha lavorato per varie ong, collaborato con La Repubblica, La Nazione, L'Universo, L'Unione Sarda e altre testate, agenzie e vari uffici stampa. Ha collaborato anche con UNHCR, FAO, WFP e OMS-Hedip.

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