24 giugno 2022
Secondo le autorità, oltre 2.000 migranti avrebbero tentato di scavalcare le altissime recinzioni per entrare a Melilla, enclave spagnola in Marocco. E alcuni di loro ci sono riusciti. Ora si trovano in territorio europeo.
Poco dopo l’alba di oggi, alle 06.30, la polizia spagnola ha intercettato oltre 2.000 migranti che si stavano avvicinando alla frontiera con Melilla. “Malgrado le forze messe in campo da entrambi i regni – Spagna e Marocco – un folto gruppo di giovani provenienti da Paesi dell’Africa subsahariana, molto ben organizzato, ha forzato l’ingresso di Barrio Chino, porta di accesso del controllo di frontiera per entrare a Melilla”, hanno fatto sapere le autorità. Poi l’assalto vero e proprio è iniziato alle 08.40, quando un numero imprecisato di persone è riuscito a scavalcare la recinzione.
E’ il primo tentativo di entrata in massa in una delle due enclave spagnole sulla costa settentrionale del Marocco, dopo la normalizzazione delle relazioni tra Madrid e Rabat, avvenuta a metà marzo dopo quasi un anno di attriti diplomatici.
Nell’aprile 2021 il leader del Fronte Polisario del Sahara occidentale, Brahim Gali, era stato ricoverato in un ospedale spagnolo, perché affetto da Covid-19, gesto che non è stato apprezzato dal governo marocchino.
Dopo intensi colloqui bilaterali, a metà marzo 2022, le parti hanno detto che è stata inaugurata una nuova collaborazione tra i due Paesi.
Ma lo scopo principale di Madrid per riavviare le relazioni con Rabat va ben oltre la questione del Sahara Occidentale. Il premier spagnolo, Pedro Sanchez, ha voluto così assicurarsi la collaborazione del regno per il controllo dell’immigrazione illegale.
La Spagna esercita la sua sovranità su Ceuta dal 1580, mentre su Melilla già dal 1496. L’ONU non classifica Ceuta e Melilla come territori occupati.
Aggiornamento 25 giugno 2022
Il bilancio dei morti e feriti è altissimo: nella serata di ieri 18 migranti hanno perso la vita per le gravi ferite riportate nel tentativo di raggiungere l’enclave di Melilla, mentre 140 agenti delle forze dell’ordine hanno riportato lesioni. Cinque tra loro sono in condizioni gravi.
In base a quanto riferito dalle autorità di Nador (città in Marocco) ai reporter di AFP, i migranti si sarebbero accalcati “a colpi di spintoni” e sarebbero caduti dall’altissima recinzione di ferro che separa l’enclave spagnola dal territorio marocchino. “I giovani sono stati molto violenti durante questo assalto”, ha specificato la fonte di AFP.
La Guardia Civil spagnola, che sorveglia l’altro lato della recinzione, ha invece dichiarato di non avere informazioni sulla tragedia che si è consumata dalla parte del Marocco.
La prefettura di Melilla ha solo confermato che 49 agenti delle forze dell’ordine spagnole sono stati leggermente feriti venerdì al confine, mentre 57 migranti hanno riportato lesioni. Solamente tre – ha concluso la fonte ufficiale – hanno dovuto essere curati nell’ospedale dell’enclave spagnola. Tutti i feriti sono poi stati trasferiti all’ospedale Al Hassani di Nador e all’ospedale universitario di Oujda (nord-est) per essere curati.
Africa ExPress
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